7.5
- Band: LEPRA
- Durata: 00:25:10
- Disponibile dal: 14/07/2025
- Etichetta:
- BlackSeed Productions
Come un cadavere che si rifiuta di restare sepolto, “Mortuus Morgana” emerge dalla nebbia scandinava con un fetore familiare ma forme mutate, irriconoscibili. I Lepra, formazione svedese qui al debutto, non giocano a rievocare pedissequamente i fasti di certo black-death del passato: i ragazzi di Stoccolma preferiscono invece dissotterrarne i resti e ricomporli in un ibrido storto e inquieto, dove un retaggio crust punk si salda ai muscoli contorti del classico metal estremo scandinavo. Il risultato è un EP compatto ma densissimo, che inquieta, sorprende e incuriosisce fin dal primo ascolto.
I quattro brani che compongono il mini sembrano infatti riflettere un’estetica di fondo chiara, ma volutamente sfuggente nelle sue manifestazioni sonore. L’approccio crudo alla produzione e una certa secchezza nell’esecuzione tradiscono appunto un background di matrice hardcore o punk nelle sue forme più abrasive, specie nei momenti più diretti e slabbrati. Tuttavia, il riffing si muove spesso su coordinate ben più complesse, intrecciando melodie velenose che richiamano alla mente tanto i Vanhelgd quanto i Watain più classici, quelli capaci di rendere certa furia mefistofelica una forma d’arte.
“Mortuus Morgana” non si limita quindi a ricalcare i canoni dell’estremo scandinavo: l’intero lavoro è attraversato da una pulsione obliqua, quasi psicotica, che si traduce in improvvisi rallentamenti o avvitamenti ritmici, inserti acustici inattesi, soluzioni armoniche poco prevedibili. È qui che affiora una vena più introspettiva e avventurosa, che può ricordare da lontano un disco come “Sweven” dei Morbus Chron, non tanto per le sonorità in sé, quanto per quella sensazione di instabilità e di ricerca che permea quasi ogni passaggio.
Ciò che colpisce è proprio questa volontà di mescolare le carte, di evitare l’effetto fotocopia pur partendo da una base dichiaratamente legata alla tradizione. Non a caso, gli stessi Lepra definiscono la propria proposta come “cadaver rock”: un’etichetta volutamente ambigua ma evocativa, che suggerisce un approccio più vitalistico e creativo alla materia decomposta del death e del black metal svedese. Il termine suona come una provocazione, ma cela una profonda consapevolezza: questa non è la solita formazione old school, ma un’entità che riflette sui propri mezzi e li piega alle proprie intenzioni.
In questo senso, “Mortuus Morgana” – uscito originariamente in via indipendente a dicembre 2024 e ora ristampato in CD e LP da BlackSeed Productions – funziona benissimo come dichiarazione d’intenti: ogni traccia mostra sfaccettature diverse, dal groove più fangoso all’uptempo più nevrotico, passando per momenti di apertura atmosferica che non scadono mai nel posticcio. Tutto sembra dosato con attenzione e, pur con la sua ruvidità da demo, il lavoro comunica un’urgenza autentica, mai forzata.
In definitiva, i Lepra si presentano come una realtà da tenere d’occhio. Queste prime quattro canzoni dimostrano una sorprendente lucidità espressiva e una voglia di distinguersi che fa ben sperare per il futuro.