LIFELESS DARK – Forces of Nature’s Transformation

Pubblicato il 24/12/2024 da
voto
7.5
  • Band: LIFELESS DARK
  • Durata: 00:41:34
  • Disponibile dal: 10/12/2024
  • Etichetta:
  • Side Two Records

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Dal sottobosco underground statunitense spunta la classica piccola gemma che non ti aspetti. I Lifeless Dark, giovani e irruenti formazione di Boston, fanno il loro ingresso sulla scena con “Forces of Nature’s Transformation”, un full-length di debutto che sa di nostalgico e fresco allo stesso tempo. Con una fedeltà disarmante, ma mai pedissequa, i ragazzi riesumano quel mix di crust hardcore e thrash-death metal che negli anni Ottanta incendiò la scena estrema britannica. E i riferimenti sono di tutto rispetto: i Sacrilege del leggendario “Behind the Realms of Madness”, i primi Hellbastard e i Bolt Thrower, quelli ancora in bilico tra rabbia punk e monolite death metal. Una missione non da poco, che la band affronta con energia e passione contagiose.
Interpretare un suono tanto di nicchia senza cadere nella trappola della prevedibilità o dell’omaggio senza troppo brio è un’impresa complessa, ma i Lifeless Dark la portano a termine con sorprendente disinvoltura.
La tracklist, un vero viaggio attraverso le viscere del genere, è un omaggio vibrante e curato ai grandi del passato, ma non manca di una personalità propria. Ad esempio, si ravvisa subito un senso di movimento costante: i brani alternano velocità intense, sul filo del thrash (con qualche palese deriva slayeriana), a tetri midtempo dal sapore opprimente, regalando continui saliscendi emotivi. E poi, che gusto c’è nell’indulgenza alla ‘sporcizia’ stenchcore se non la si confeziona con la giusta dose di creatività? I Lifeless Dark lo capiscono bene e sfuggono abilmente alla monotonia.
I riff si fanno minacciosi come un temporale in arrivo, le ritmiche trovano appunto il modo di svilupparsi su vari registri e certe progressioni armoniche arrivano a richiamare quel death metal primordiale, in ottica “In Battle There Is No Law”, che ancora oggi fa tremare i polsi. Il tutto è quindi reso ancor più efficace da una produzione che bilancia ruvidità e chiarezza, mettendo in risalto ogni dettaglio senza perdere l’anima grezza del genere.
Elaine, la cantante, è infine il collante ideale per questa furia sonora. Con un timbro rauco e selvaggio che appare chiaramente nato dal punk più viscerale, la frontgirl trasuda rabbia e urgenza sin dalle prime battute. Naturalmente, non una voce che punta a stupire per tecnica o varietà, ma il suo approccio è esattamente quello che serve per trascinare l’ascoltatore in questo tipo di ambientazione.
La forza di “Forces of Nature’s Transformation”, in sostanza, sta tutta nella sua capacità di essere fedele alle radici senza essere troppo schiavo delle convenzioni. I Lifeless Dark mostrano una apprezzabile maturità compositiva e un’ispirazione che è stata agevolata dalla lunga lavorazione che ha condotto a questo disco (il primo demo della band risale al 2018), la quale emerge dalla sapiente miscela di impatto e ricerca strutturale. Come accennato, quasi ogni traccia denota un proprio carattere e sembra progettata per mantenere puntualmente alta l’attenzione all’interno di una tracklist piuttosto corposa nella durata, per gli standard del genere.
Non un album che cerca di piacere a tutti, e meno male. Chiaramente, vista la corrente musicale che hanno deciso di approfondire, i Lifeless Dark non si curano di ciò che va per la maggiore oggi o di ingraziarsi un pubblico più ampio: gli statunitensi puntano dritti al cuore (e alle orecchie) di chi vive un certo estremo, di chi conosce e ama questa particolare nicchia, mettendoci davanti a un debutto credibile, concreto e viscerale, capace di appagare sia gli appassionati più nostalgici sia chi vuole scoprire un lato meno battuto della musica estrema. Una prima prova di forza che fa davvero ben sperare per il futuro di questa giovane band.

TRACKLIST

  1. Monsters of Man's Invention / The Forgotten
  2. Depth of Cold
  3. Cryptic Remains
  4. Radiation Sickness
  5. Medusa
  6. Fear No Evil
  7. Chalice of Vision
  8. Broken Mirrors
  9. Feeding the Light
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