7.0
- Band: LIFEND
- Durata: 31:39:00
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Come rimanere indifferenti davanti all’affascinante desolazione della pianura lombarda immersa nella nebbia…quella bruma densa che si taglia con una falce (altro che coltello!)…ebbene, da questo pallido grigiore, ecco spuntare un suono multiforme, cangiante, aggressivo ma aggraziato, delicato e doloroso: la musica dei Lifend. Giunti al loro secondo demo, dopo il buon “Entwined Emotions”, in questo “Shattering: Reality” la band milanese si dimostra un combo di notevole valore, dalle più che buone capacità compositive e dal gusto artistico non indifferente. Diversissime sono le peculiarità che caratterizzano questo lavoro: si va dalla classica sfuriata in doppia cassa stile black/death, supportata da un rifframa serrato, chiaramente d’estrazione scandinava, a momenti più rallentati, in cui orchestrazioni d’atmosfera gotica prendono il sopravvento, fino a giungere a parti acustiche e malinconiche, basate sulle chitarre, ma evocate anche dall’uso dei sintetizzatori atti a riprodurre fisarmoniche d’antico sapore (forse sarebbe meglio camuffare l’artificiosità del sound computerizzato con maggior precisione, per evitare il più possibile il temuto “effetto tastierina-Bodom”). L’uso delle voci è un altro aspetto che fa dei Lifend una band già matura e pronta a misurarsi sulla lunga distanza: il connubio tra le female vocals di Sara e i growling di Alberto e Roberto (s’odono anche inserti di voce pulita maschile, comunque) è uno dei punti di forza del sestetto milanese. Seppur la produzione non sia delle migliori (è tutto troppo basso), i pezzi qui contenuti si fanno apprezzare per la loro complessità e, nonostante la medio-lunga durata di ognuno, difficilmente portano alla noia, nemica numero uno per un certo tipo di sonorità; l’alternanza di accelerazioni e rallentamenti, se portata ancor più all’estremo, potrebbe essere la chiave di volta per i Lifend. Segnalo, infine, la presenza di una traccia multimediale, riportante un’esecuzione live risalente al 2002, in quel del Propaganda di Milano: la presenza scenica del gruppo non è affatto male ed anche il brano proposto risulta molto piacevole. Un motivo in più per interessarsi a questa promettente band. Il consiglio è quello di seguirli con attenzione! Anche nella nebbia…