7.0
- Band: LIFESICK
- Durata: 00:25:00
- Disponibile dal: 11/02/2022
- Etichetta:
- Isolation Records
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Non vi è chissà quale genio alla base della proposta dei Lifesick, eppure il gruppo danese, giunto con questo “Misanthropy” al traguardo del terzo full-length, riesce sempre a farsi ricordare. La principale caratteristica dei ragazzi di Fredericia, cittadina della Danimarca centrale, è la loro ruvida resa sonora, quasi sempre pompata dal famigerato pedale per chitarra Boss HM-2 e messa al servizio di un hardcore-metal schietto e ignorante, per il quale talvolta si potrebbe persino scomodare il termine beatdown. Tuttavia, grazie in primis alla suddetta produzione – in linea con quelle care ai Trap Them e ad altre realtà maggiormente infatuate del mondo death metal – il quintetto riesce a mantenere una certa particolarità, fondendo grezzume e un carattere villano tipico di certo hardcore da strada. Il risultato è nuovamente un lavoro che aggiunge un’altra decina di brevi tracce a un discorso che è sempre stato lineare e limpido, innescato da un songwriting che bada per lo più alla sostanza, con breakdown e riffoni grassi a farla da padrone, ma dove non mancano alcune piccole digressioni in territori più atmosferici – vedi la parentesi dark folk/blues all’interno di “Necessary Evil”. In generale, grazie anche a questi espedienti, l’album risulta più levigato e completo rispetto ai predecessori, di conseguenza coloro che avevano apprezzato la band in precedenza difficilmente potranno lamentarsi di “Misanthropy”. Siamo al cospetto di un classico album di conferma, leggermente più maturo e avventuroso in alcuni tratti, ma in sostanza fedele alla linea. Realtà come The Banner e Integrity restano sempre su un altro livello, se si parla di visionarietà e carica viscerale, ciononostante si possono giudicare positivamente gli sforzi dei ragazzi danesi, i quali nel tempo sono anche stati bravi a non aver mai esagerato con la propria frequenza discografica, con il risultato che le loro canzoni appaiono sempre mediamente fresche e piacevoli. Rinnoviamo quindi la speranza di potere un giorno vedere il gruppo dal vivo, visto che in tale contesto è pressoché certo che questa musica riesca a esprimere ulteriore verve e spontaneità.