LIK – Necro

Pubblicato il 15/04/2025 da
voto
8.0
  • Band: LIK (STOCKHOLM)
  • Durata: 00:40:44
  • Disponibile dal: 18/04/2025
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records

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Non più dei cosiddetti novellini, ma ovviamente, almeno come gruppo, nemmeno considerabili dei veterani paragonabili ai fondatori del genere, i Lik sono da circa un decennio una presenza costante nel sottobosco death metal europeo.
Quando non impegnati con la loro band, il chitarrista/cantante Tomas Åkvik e il bassista Joakim Antman si esibiscono con i più famosi Bloodbath, mentre il chitarrista Niklas “Nille” Sandin è da circa quindici anni il bassista dei Katatonia. Giusto poi citare anche l’ottimo batterista Chris Barkensjö, già membro di Kaamos, Repugnant e Witchery, tra i tanti. Insomma, parliamo di gente di grande esperienza, che sotto il nome Lik da sempre dà sfogo alla sua passione per il death metal di stampo svedese più tradizionale.
I lavori precedenti del gruppo hanno sempre dato una certa soddisfazione, anche se magari giudicabili derivativi e prevedibili, mantenendosi su un livello qualitativo più che decoroso e regalando puntualmente almeno qualche brano sopra la media.
Sinora, insomma, i Lik sono stati visti come dei bravi gregari, onesti nel loro omaggio, certo non dei fuoriclasse. “Necro”, tuttavia, sembra rappresentare un cambio di passo per il quartetto, che si presenta con un album che non solo rielabora il sound della tradizione, ma lo fa con una maestria e un dinamismo che raramente si trovano in un genere tanto inflazionato.
Il quartetto svedese questa volta azzecca tutto, mettendo insieme un lotto di canzoni veramente ispirate, a partire dalla clamorosa opener “Deceased”, il cui baldanzoso incipit alla Entombed si tramuta presto in un forsennato attacco slayeriano, per poi concedersi punte di groove e vari cambi di tempo. È un brano che trasmette una sensazione di dominio totale, capace di catturare fin da subito l’ascoltatore. Forse il pezzo migliore del repertorio della band.
A seguire, altri pezzi che prendono il meglio dalla vasta tradizione del genere e lo rielaborano con il giusto brio, evitando omaggi troppo sfacciati, facendo capire che questi musicisti sono comunque in grado di reggersi sulle proprie gambe. Un conto è conoscere il genere a menadito, un altro sapere comporre belle canzoni. I Lik, dopo anni di gavetta, sembrano ormai maturi in tutti i sensi. Ce lo dicono anche gli interventi maideniani di certi brani, che, naturalmente, sanno sì di richiamo ai Dismember più melodici, ma senza perdersi in un effetto copia/incolla o in una semplificazione sin troppo banale. Anche quando si vira sul melodico, il materiale mantiene infatti uno sviluppo concitato, presentando vari guizzi e cambi di registro.
Ci sono poi ovviamente anche i rallentamenti, le derive marce in chiave Autopsy (“Morgue Rat”, “Rotten Inferno”), oppure un mood tragico sulla falsariga di una perla come “In Death’s Sleep”, ma, appunto, il tutto viene sempre rielaborato in maniera tale da risultare dinamico e curiosamente fresco.
Siamo circondati da band che giurano fedeltà alla vecchia scena di Stoccolma e che mettono anima e corpo in questo genere di revival, però la maggior parte non riesce a lasciare veramente il segno. Del resto, è appunto facile risultare prevedibili e stantii, se non si ha tanta ispirazione da cui attingere. Tra le eccezioni, pensiamo agli Interment – che comunque, al di là di una discografia di dimensioni ridotte, sono pur sempre dei veterani – oppure agli Undead Creep del fantastico demo del 2009, o, ancora, gli statunitensi Black Breath, purtroppo ormai scomparsi. Per il resto, tanto mestiere, ma poca vera qualità.
Come i gruppi citati poc’anzi, i Lik di “Necro” hanno quella marcia in più, una capacità di scrivere canzoni di qualità, di evolversi un pochino come band e di arricchire il loro suono senza affatto tradire i principi della vecchia scuola. Questo è senz’altro il loro album più solido e completo. Un vero regalo per chi è in attesa dei ritorni discografici di Entombed e Dismember, i quali, anzi, farebbero bene a guardarsi attorno prima di pubblicare qualcosa tanto per rimettere definitivamente in circolo il loro glorioso nome. Qualche discepolo infervorato, come appunto i Lik odierni, è pronto a sfidarli e a metterli in difficoltà sul loro stesso campo.

 

TRACKLIST

  1. Deceased
  2. War Praise
  3. They
  4. Worms Inside
  5. Morgue Rat
  6. Shred Into Pieces
  7. In Ruins
  8. The Stockholm Massacre
  9. Fields Of Death
  10. Rotten Inferno
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