5.5
- Band: LIKE MOTHS TO FLAMES
- Durata: 00:35:42
- Disponibile dal: 08/11/2011
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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Se pure con qualche anno (!) di ritardo, anche gli A&R della Nuclear Blast sembrano essersi accorti di un genere che da qualche anno a questa parte va per la maggiore, ovvero il metalcore. Dopo i Tasters, già inquadrati su queste pagine come la risposta italiana ai Bring Me The Horizon, a venire messi sotto contratto dall’etichetta tedesca sono stavolta gli americani Like Moths To Flame, quintetto dell’Ohio con finora all’attivo un solo EP (“Sweet Talker”, del 2010) ma capitanati da un frontman, Chris Roetter, già visto all’opera con Emarosa e Agraceful. Alla pari delle altre band partorite dall’ultima ondata core – We Came As Romans, Miss May I, Asking Alexandra -, i nostri ce la mettono davvero tutta per sfondare il muro d’indifferenza eretto nelle orecchie degli ascoltatori dalle centinaia (migliaia?) di band identiche venute prima di loro, ma l’impresa si rivela purtroppo ben al di sopra delle loro possibilità. In poco più di mezz’ora “When We Don’t Exist” condensa il meglio (peggio?) dell’odierna scena ‘trendy-core’ – breakdown a pioggia modello foresta pluviale, stop ‘n go da attaco epilettico, refrain appicicosi come l’urbanistica di Hänsel e Gretel, testi firmati dalla Smemoranda di un dodicenne – finendo col risultare come la copia edulcorata dei BMTH di “Suicide Season” o la versione cattiva degli A Day To Remember. Alla fine il tutto non suona nemmeno male, ma nel mare magnum delle uscite di questo genere un disco come “When We Don’t Exist” ha la capacità di galleggiamento di una barchetta di carta. Superflui.