LIMBONIC ART – Phantasmagoria

Pubblicato il 20/07/2010 da
voto
7.5
  • Band: LIMBONIC ART
  • Durata: 01:11:02
  • Disponibile dal: 19/06/2010
  • Etichetta:
  • Candlelight
  • Distributore: Audioglobe

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I Limbonic Art sono riusciti a recuperare, dopo tanti anni in cui loro stessi avevano ammesso di averlo perduto, quel tocco occulto che ammantava il capolavoro “Moon In The Scorpio”. In “Phantasmagoria” si respira nuovamente la stregoneria che anima la loro musica. Non c’è più Morpheus e questa rimane una grossa perdita per la storica band norvegese, ma bisogna proprio fare i complimenti a Daemon che praticamente da solo ha costruito questo monumento occulto affascinante. La prima parte del CD è intrisa di una nera stregoneria come da tempo non se ne sentiva in giro! Indipendentemente dallo stile del riffing usato, alcune volte prossimo al black metal, altre più thrashy o death metal, i Limbonic Art riescono a convogliarlo in questa magia sonora tenebrosa e avvolgente. Se il loro ritorno in scena aveva destato qualche perplessità e non tutti avevano ben accolto “Legacy Of Evil”, con il nuovo “Phantasmagoria” i Limbonic Art sono pronti a riprendersi quel trono incastonato negli astri che spetta loro di diritto. Ritorna infatti, già nei primi brani del nuovo album, quel legame ancestrale e magico tra l’uomo e le profondità degli astri, tanto decantato dalla band sin dai suoi esordi. Ritorna la ritualità orchestrata ad arte dai synth imponenti di “Dark Winds”, si ricrea brano dopo brano quel tetro occultismo che aveva caratterizzato le opere dei Limbonic Art sin da principio. Lo stregone Daemon riconnette la sua anima dannata con le forze oscure dello spazio inesplorato, innalza la sua anima verso la dannazione chiamando a testimonianza astri lontani, ma capaci di influenzare i sentimenti e umori umani: in questo, “Phantasmagoria” è un album iruscito a tutti gli effetti, poiché incarna il Verbo reale dell’essenza del gruppo. Il riffing è molto variegato e a tratti tipicamente Limbonic Art e quindi originale, non importa se risenta dei Black Sabbath come su “A World In Pandemonium” oppure se sia tiratissimo come in “Crypt Of Bereavement” o tipicamente thrash come nella successiva “Curse Of The Necromancer”. Qui è l’arcana atmosfera ritrovata a farla da padrona. Lo spirito dei Limbonic Art è definitivamente riemerso in tutto il suo splendore. Ogni brano ha un riffing portante degno di nota e la produzione è tornata ad essere fredda, ma a anche satura di sinfonie infernali. Complessivamente, dal riffing all’atmosfera prodotta, il nuovo “Phantasmagoria” ha la forza per annullare lo spazio temporale di quattordici anni che lo separa dal suo mentore “Moon In The Scoprio” e di avvicinarsi al suo spirito, ma la grandezza di quella perla nera non può più essere eguagliata. Massimo rispetto all’artista Daemon, capace di dimostrare su questo nuovo episodio tutte le sue qualità tecniche esercitate su più strumenti e su un ottimo cantato screaming. Un album bello e suggestivo dall’inizio alla fine. La stella dei Limbonic Art è tornata a brillare!

TRACKLIST

  1. Prologue/ Phantasmagoria
  2. Crypt of Bereavement
  3. Curse of the Necromancer
  4. Portal to the Unknown
  5. Dark Winds
  6. A World in Pandemonium
  7. Flight of the Minds Eye
  8. Apocalyptic Manifestation
  9. Prophetic Dreams
  10. The Burning Vortex
  11. A Black Sphere of Serenity
  12. Astral Projection
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