8.0
- Band: LINKIN PARK
- Durata: 01:05:00
- Disponibile dal: 15/12/2017
- Etichetta:
- Warner Bros
- Distributore: Warner Bros
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Con ancora nella mente il fresco ricordo della tragica scomparsa di Chester Bennigton, è difficile approcciarsi in modo razionale a “One More Light Live”, epitaffio sonoro non solo di uno straordinario cantante, ma probabilmente dell’intera band. Mettendo da parte, per quanto possibile, la componente emozionale, dobbiamo riconoscere che, come preannunciato da Mike Shinoda e confermato dall’esibizione estiva all’I-Days Festival, la performance catturata sul dischetto è di assoluto livello, nonostante una tracklist che pesca per metà dall’ultimo “One More Light” (stroncato su queste stesse pagine), e per l’altra metà dagli episodi più atmosferici della loro pur varia discografia, limitando di fatto il 90% della scaletta a tre album. Eppure, grazie alla complicità totale con il pubblico e alla prestazione maiuscola del compianto singer, la resa dei nuovi brani è nettamente superiore alla versione in studio, portando nella dimensione ideale pezzi come “Battle Symphony”, “Nobody Can Save Me” o “Good Goodbye” (con il rapper Stormzy). Dopo il buon inizio, la climax emozionale arriva a metà concerto con una toccante versione di “One More Light” (dedicata da Chester ad un’amica scomparsa, e cantata abbracciato al pubblico), preludio ad un’inedita versione di “Crawling” per piano e voce (accompagnata dal pubblico e più che mai toccante, non solo per il testo letto in retrospettiva) e ad una corale “Leave Out The Rest”. Spazio sul finale anche ai classici della prima ora (“What I’ve Done”, “In The End” e “Numb”), prima della chiusura affidata all’immancabile “Bleed It Out”, anch’essa accompagnata a gran voce dalla folla ed in grado di calare il sipario con una scarica di adrenalina addosso. Per chiunque sia cresciuto sulle note di “Hybrid Theory” e “Meteora”, fa impressione l’idea di non poterle più sentire dal vivo (perlomeno non nella versione originale), ma di sicuro questo live album, oltre che un omaggio alla memoria di Chester Bennington, rappresenta un modo per rivivere all’infinito (‘One More Night Live’) le emozioni di una delle voci che più hanno segnato gli anni ’00.