LIQUID ROT – Fucked on a Tomb

Pubblicato il 01/11/2025 da
voto
6.5
  • Band: LIQUID ROT
  • Durata: 00:15:02
  • Disponibile dal: 07/11/2025
  • Etichetta:
  • Iron Fortress Records

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Dopo un demo rilasciato nel 2023, la giovane formazione pugliese dei Liquid Rot rientra in scena con “Fucked on a Tomb”, un EP che non fa mistero delle proprie coordinate estetiche e sonore. Provenienti da Bari, i ragazzi si inseriscono in quel filone di death metal italiano che negli ultimi anni ha visto affermarsi nomi come Fulci e Tenebro: gruppi capaci di fondere aggressione sonora e un ostentato immaginario cinematografico di matrice horror con risultati di una certa efficacia.

Il lavoro scorre compatto e sanguigno, forte di una produzione volutamente ‘vintage’, che restituisce una dimensione spontanea e viscerale, perfettamente in linea con le influenze dichiarate. I riferimenti a Necrophagia e Autopsy si colgono senza sforzo: riff fangosi, ampio utilizzo di tempi medi e slittamenti vischiosi, linee vocali cavernose ma intellegibili, un senso di decomposizione generale che sembra impregnare ogni nota. Nonostante il linguaggio scelto sia tra i più codificati del genere, i Liquid Rot dimostrano una buona mano compositiva e, soprattutto, una spontaneità che rende l’ascolto piacevole anche per chi frequenta da tempo questi lidi.

I momenti migliori arrivano con “Raped in Mucus”, dotata di un andamento insistito e accattivante, e con la title-track, in cui delle sfumature più groovy e una ulteriore attenzione al dettaglio ritmico fanno intravedere un potenziale non trascurabile. Gli altri brani mantengono una coerenza stilistica rigorosa, forse fin troppo, ma rivelano un gusto per la sintesi e per l’immediatezza che fa ben sperare. L’EP dura il giusto: anche calcolando intro e intermezzi da colonna sonora horror, non un minuto di troppo, non un’idea lasciata a metà.

Certo, “Fucked on a Tomb” non aggiunge nulla di nuovo al vocabolario del death metal più tradizionale, ma non è questo il punto. L’intento è chiaro: celebrare un suono e un’attitudine, reinterpretandoli con entusiasmo e anche con un pizzico di ironia. Il risultato è un piccolo manifesto di genuinità, privo di ambizioni sproporzionate e per questo efficace. Se i Liquid Rot sapranno affinare ulteriormente scrittura e identità, potrebbero ritagliarsi uno spazio credibile in una scena che, da Fulci in poi, ha dimostrato di saper esportare la propria decomposizione con orgoglio.

TRACKLIST

  1. Eibon
  2. Behind the Door
  3. Raped in Mucus
  4. Unrest Eternal
  5. Fucked on a Tomb
  6. Exhibition of Homicide
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