6.5
- Band: LITA FORD
- Durata: 00:46:45
- Disponibile dal: 29/06/2012
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
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Non è un segreto che da un po’ di tempo a questa parte Lita Ford stia corteggiando le sue ex compagne per riformare le Runaways. Non a caso, dopo i disastrosi risultati del suo ultimo disco, la bionda cantante/chitarrista si è rifatta viva con un lavoro intitolato, guarda un po’, “Living Like A Runaways”. Un ulteriore richiamo, una preghiera, una strizzata d’occhio a Joan Jett e le altre ragazze del rock? Non lo sappiamo, ma indubbiamente i nuovi brani segnano un ritorno a sonorità più tradizionali per Lita. Episodi come la pacchiana “Hate” o la title track ci catapultano negli anni Ottanta, dove melodie e ritornelli hard rock entravano in testa sin dal primo ascolto. “Devil In My Head” sterza verso lidi più classic metal, con la Ford che si conferma un asso a macinare riff con la sua chitarra. I brani godono di una produzione anti-nostalgica ed al passo con i tempi, che valorizza a dovere gli strumenti e le chitarre distorte. Purtroppo “Living Like A Runaways” non decolla perché i lampi di genio che Lita sfoderava negli anni Ottanta o, ancor di più, nelle Runaways , sono solo un ricordo. Alcuni pezzi sono gradevoli da ascoltare, ma, più che la passione, è il “mestiere” a spiccare. E non ci si venga a dire che riesumare dal bauletto dei ricordi “A Song To Slit Your Wrists By”, canzone scritta duecento anni fa dall’ex marito Nikki Sixx e mai pubblicata, non sia una mossa per invogliare i fan più nostalgici ad accaparrarsi questa “chicca” di hard rock melodico. A conti fatti, i nuovi brani si assestano su una qualità più che dignitosa, riuscendo nel compito di divertire i più appassionati del genere. Non siamo certo a livello del mediocre “Wicked Wonderland”, ma dalla regina del rock ci saremmo aspettati davvero qualcosa in più.