7.0
- Band: LIVLØS
- Durata: 00:40:20\
- Disponibile dal: 22/10/2021
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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At The Gates, Carcass, Death, The Black Dahlia Murder. Sono nomi pesanti (sotto tutti i punti di vista) quelli citati nella bio dei Livløs, soprattutto considerando la definizione di ‘melodic death metal’, ma per una volta l’accento è posto più sul secondo aggettivo che sul primo, sgomberando il campo da clean vocals e limitando le chitarre acustiche al breve intermezzo strumentale “Kistefajel”. Di contro quello che ci arriva nelle orecchie fin dalla titletrack posta in apertura è una discreta manata che si propone di unire la furia primigenia dello swedish death old-school con l’aggressività più moderna delle più recenti leve americane, riuscendo nell’intento grazie anche alla produzione dell’ex Hatesphere Jacob Bredhal. Pur senza uscire dai confini del genere, interessante la volontà del quintetto danese di variare un po’ la formula: si passa così dallo swedish-core accostabile quasi ai primi Darkest Hour (“Serpentine Supremacy”, “Pallbearer”) a passaggi più oscuri e maligni (“Mortal Severance”, “Drenched in Turmoil”), fino a lambire i confini del doom nella conclusiva “The Purest Black”. Da sottolineare in questo senso anche la prestazione del cantante Niklas Lykke, abile a muoversi tra diversi registri di scream come ad esempio in “Seize The Night”; allo stesso modo le punteggiature melodiche delle chitarre di “Gallows”, se pur non brevettate in quest’occasione, hanno un riflesso plavoviano sui muscoli del collo. Insomma, i grandi nomi citati all’inizio meglio lasciarli da parte, ma se avete voglia di del buon melodic death metal suonato con passione e un po’ più aggressivo della media questo “And There Were None”, a partire dalla bellissima copertina, può fare al caso vostro.