7.0
- Band: LIVLØS
- Durata: 00:48:20
- Disponibile dal: 04/10/2024
- Etichetta:
- Noctum Productions
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Nel macrocosmo del melodic death nordico la maggior parte delle band vengono dalla Svezia, culla del genere con epicentro a Gothenburg, e dalla Finlandia, che sulla scia dei Children Of Bodom ha raccolto il testimone nel terzo millennio. In questo scenario la Danimarca è rimasta un po’ ai margini, ma ha saputo negli anni esprimere qualche eccezione di livello come i Wihtering Surface o i Mercenary, cui si sono aggiunti in tempi più recenti i Livløs.
In realtà la formazione delle Midtjylland, a dispetto della provenienza, è caratterizzata da un approccio più americano al genere – maggiormente vicino nelle intenzioni ai The Black Dahlia Murder e Trivium rispetto ai gruppi sopra citati, pur partendo da una base fatta di At The Gates e Carcass – tendenza confermata anche da “The Crescent King”, terzo album che, rispetto al precedente “And There Was None”, alza l’asticella della pesantezza a discapito però, spesso, di una maggiore dinamicità.
Se l’inizio (“Orbit Weaver”) e la fine (“Endless Majesty”) si muovono in continuità con il recente passato e “Usurpers” è un assalto all’arma bianca, con una sezione ritmica mai così protagonista, al contrario la title-track e “Maelstrom” rallentano i tempi allungando il minutaggio con una spruzzata di black sinfonico. Allo stesso modo anche i frangenti più hardcore fanno ampio sfoggio di tecnica (“Scourge Of The Stars”), mentre abbondano i cambi di tempo e di atmosfera (“Harvest”, “Throne Of Cosm”) funzionali alla narrazione del concept evolutivo sulla specie umana.
A mancare è probabilmente quel singolo episodio capace di rendere “The Crescent King” davvero memorabile, ma il terzo disco dei Livløs conferma la formazione danese come una realtà solida e capace di muoversi con fluidità tra le pieghe del (melodic) death metal vecchio e nuovo.