LO! – Vestigial

Pubblicato il 15/12/2017 da
voto
7.0
  • Band: LO!
  • Durata: 00:42:12
  • Disponibile dal: 06/10/2017
  • Etichetta:
  • Pelagic Records

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Ritornano, dopo qualche anno di silenzio, gli australiani LO! e lo fanno dando alle stampe il loro terzo full-length, il primo dopo l’ingresso in formazione dietro al microfono di Sam Dillon, al posto di Jamie-Leigh Smith. Uno delle principali peculiarità del sound del quartetto di Sidney, è sempre stata proprio una mancanza di particolarità: una gran bella attitudine, una forza e una muscolarità quasi dirompenti, ma una sostanziale mancanza di personalità, o meglio una sorta di indecisione nel prendersi il rischio di spingere in una direzione artistica magari più rischiosa, ma verosimilmente più personale. Il terzo album, che storicamente chiarisce quelle che sono le volontà artistiche di un gruppo, in questo caso ci dimostra definitivamente che i LO! sono una band di buona sostanza ma che non vuole, oppure non è semplicemente capace, di uscire dal seminato di quanto di buono hanno fatto prima di loro gruppi quali (primi) Mastodon, Cult of Luna, Converge e via dicendo. Ora, in tutta sincerità, non crediamo che questo rappresenti in qualche modo un problema, poiché “Vestigial” è un album di tutto rispetto, nel suo genere, quindi perché rischiare a voler giocare di fino quando sostanzialmente si è degli onesti fabbri picchiatori? Già perché questi quattro ragazzi, in effetti, quando si tratta di picchiare duramente, dimostrano ampiamente di farlo con cognizione di causa, grazie ad un’ossatura ritmica basica e marziale, con questo suono polveroso e avvolgente e un riffing graffiante e impetuoso come un fiume in piena. Se volessimo scovare un difetto probabilmente ci sentiremmo di puntare il dito sui momenti di quiete, in cui il suono si svuota pericolosamente e si va a dissolvere un po’ l’effetto ipnotico e trascinante dei brani. Tuttavia parliamo di qualche intermezzo; la verità è che se siete amanti di queste sonorità sludge/hardcore, potrete tranquillamente continuare ad apprezzare l’operato di questi ragazzi, a patto di non avere pretese di personalità debordanti o innovazione; qui non si aggiunge nulla di nuovo, qui si scapoccia a testa bassa e poco altro.

TRACKLIST

  1. Hall of Extinct Mammals
  2. As Fools Ripen
  3. Glutton
  4. Locust Christ
  5. Butcher Birds
  6. Bombardier
  7. A Tiger Moths Shadow
  8. Judas Steer
  9. Bestial Beginnings
  10. The Worms Lament
  11. Gods of Ruin
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