LORD BELIAL – Nocturnal Beast

Pubblicato il 07/01/2006 da
voto
7.0
  • Band: LORD BELIAL
  • Durata: 00:43:45
  • Disponibile dal: 28/10/2005
  • Etichetta:
  • Regain Records
  • Distributore: Self

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Etichetta nuova, vita nuova. Il passaggio alla sempre più grande ed intraprendente Regain Records sembra davvero aver giovato allo storico combo svedese dei Lord Belial. Due album più che buoni su due uscite targate Regain, la marcia dei Lord Belial è ripresa prontamente. Dopo qualche passo falso, ma anche dopo un capolavoro del calibro di “Enter The Moonlight Gate”, la band svedese sembra aver dato una svolta durevole e positiva alla propria carriera. Prima con il buon “The Seal Of Belial”, ora con “Nocturnal Beast”, due album non troppo diversi, ma neanche affini al 100%. Mentre infatti “The Seal Of Belial” manteneva un alone infernale ed il riffing riprendeva per quanto possibile quello stellare prodotto in “Enter The Moonlight Gate”, “Nocturnal Beast” in parte si discosta da quella direttrice per intraprendere una strada propria. I Lord Belial di oggi sembrano aver completamente abbandonato la matrice death metal, mai rifiutata in passato. I ritmi forsennati dei primi album sono andati scemando così come è svanito l’alone sulfureo che avvolgeva sempre le loro precedenti release a partire da “Kiss The Goat”. “Nocturnal Beast”, a dispetto del titolo un po’ scontato, è un album che riserva parecchie sorprese: i Lord Belial hanno rallentato i tempi, ora le parti lente e i midtempo sono onnipresenti, le parti con le chitarre pulite sono assai presenti. Niente però di sconvolgente, perché lo stile è quello, il modo di suonare è il loro, inconfondibile anche se la band sembra meno posseduta che in passato. La forza di “Nocturnal Beast” risiede tutta nella qualità, buona, delle canzoni. Una forza notevole nonostante la produzione sia debole, nel senso letterario del termine perché a dispetto dei suoni cristiallini e di una presenza ben distinta di voce, basso e batteria, le chitarre, ossia il’ sale’ dei CD dei Lord Belial, sono incocepibilmente lasciate in sottofondo senza avere né un suono particolare o graffiante né corposità. Per questo motivo la nuova release non è eccessivamente aggressiva, ma giocata piuttosto sull’atmosfera. Poco male, i Lord Belial sono in forma più che mai e questa è la cosa importante. Per gli estimatori della scena black/death svedese e non solo.

TRACKLIST

  1. invocation of the 68th demon
  2. succubi infernal
  3. demonic possession
  4. desolate passage
  5. nocturnus
  6. insufferable rituals
  7. monarchy of death
  8. fleashbound
  9. spiritual damnation
  10. indoctrination of human sorrow
  11. deathmarch
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