6.5
- Band: LORDI
- Durata: 00:46:07
- Disponibile dal: 24/10/2008
- Distributore: Sony
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I Lordi hanno raccolto ampi consensi dalla pubblicazione del loro primo lavoro “Get Heavy” risalente al 2002, gran parte dell’attenzione dei fan è rivolta agli spettacoli teatrali che il quintetto mascherato a saputo offrire dal vivo, ma anche musicalmente la proposta di questo singolare gruppo scandinavo è parsa sin dalle prime battute godibile e divertente. Mr. Lordi e soci non hanno inventato nulla di particolare in realtà, ma hanno saputo unire all’immediatezza hard rock una potente e moderna vena heavy (chitarroni taglienti e synth), con l’aggiunta di intriganti atmosfere orrorifiche ben associate ai mostruosi travestimenti adottati dai vari componenti. Dopo la sorpresa del primo e già citato “Get Heavy”, tuttavia poco è cambiato dal punto di vista della musica, cosicché il nuovo “Deadache”, non è altro che il logico seguito del precedente “The Arockalypse”. Fortunatamente la band finlandese dimostra come in passato di avere la mano calda e di riuscire a scrivere una serie di canzoni se non altro vincenti dal punto di vista dell’immediatezza, i nuovi cavalli di battaglia da proporre nelle prossime uscite dal vivo si chiameranno “Bite It Like A Bulldog” o “Man Skin Boots”, mentre per tirare il fiato vengono appositamente preparate l’oscuro mid-tempo “Monster Keep Me Company” e la semi-ballata “Evilyn”. Nonostante qualche piccolo calo di tensione nella fase centrale dobbiamo riconoscere ai Lordi il merito di concludere in bellezza questo “Deadache” con una “Raise Head In Heaven” dal ritornello “mostruosamente” catchy e una titletrack che più ’80 non si può. Fino a che l’ispirazione sarà questa nulla da dire. Riciclati ma vincenti.