6.0
- Band: LORDI
- Durata: 01:02:45
- Disponibile dal: 25/05/2018
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
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Reduci da un deludente ultimo disco in studio, quel “Monstereophonic (Theaterror vs. Demonarchy) ” uscito nel 2016 con dei suoni che si spingevano verso sonorità troppo moderne, i Lordi tornano in pista con questo nuovo “Sexorcism”, lavoro che, a sorpresa, sembra ridare vigore alla carriera decisamente in calo del gruppo nordico. Riffoni potenti, atmosfere orrorifiche e la voce grezza di Mr. Lordi sono caratteristiche che hanno sempre contraddistinto il sound della band finlandese ma che qui trovano di nuovo un barlume di ispirazione facendo un passo indietro verso l’hard rock ed il metal classico rivisti in chiave horror degli esordi. Il gruppo sembra aver imboccato la strada giusta fin dalle prime note, con la titletrack che strizza l’occhio a Udo e agli Accept con riff stoppati e tappeti di tastiere o con brani “in your face” come “The Beast Is Yet To Cum” (il titolo dice tutto) e “Rimskin Assassin”. Niente di nuovo, questo è sicuro; i Lordi quando distribuivano le dosi di innovazione erano impegnati a fare altro. Ma l’impatto non è mai mancato a questa band anche se talvolta durante l’ascolto è lecito storcere il naso su qualche passaggio fin troppo scontato e c’è poco da scommettere persino sulla longevità di canzoni dozzinali come “Your Tongue’s Got The Cat” e “Sodomesticated Animal”. “Sexorcism” fila via liscio senza troppe pretese, dimostrandosi un disco godibile se non si è per forza alla ricerca di un sound complesso e originale.