LOST SOCIETY – If The Sky Came Down

Pubblicato il 07/10/2022 da
voto
6.5
  • Band: LOST SOCIETY
  • Durata: 00:43:20
  • Disponibile dal: 07/10/2022
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast

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Storia strana, quella dei Lost Society. Partiti giovanissimi una decina d’anni fa con un thrash revival derivativo quanto si vuole ma comunque divertente e tecnicamente ineccepibile, nel giro di pochi album si sono via via spostati verso sonorità più moderne (il classico metalcore a là Trivium d’inizio secolo), fino a diventare la versione finnica degli ultimi Bullet For My Valentine con il precedente “No Asbolution”. Dal metalcore al nu metal il passo è breve, e così con “If The Sky Came Down” il quintetto finnico riporta indietro le lancette del tempo a fine anni ’90, quando ‘ribassato’ era la parola d’ordine tanto sul cavallo dei pantaloni quanto sull’accordatura della chitarra. Per chi ha vissuto gli anni d’oro del genere, parte del divertimento diventa dunque cogliere i riferimenti più o meno velati: se “112” ricorda la carica dei primi Ill Nino e il Robb Flynn coi capelli a punta (!), “(We Are The) Braindead” grida fortissimo “Slipknot!” riprendendo, oltre alla potenza ritmica delle percussioni, anche il classico cantato del Corey Taylor d’annata, così come le campionature di Sid Wilson. Le varie “Stitches”, “Creature” e “Hurt Me” mescolano un po’ le carte pur restando nella bolla Y2K – dagli Spineshank ai Linkin Park, passando per Godsmack, Taproot e Marilyn Manson –  mentre il metalcore melodico sopravvive in alcuni passaggi (“What Have I Done”, la titletrack) con l’aggiunta sporadici d’inserti elettronici (“Underneath”) oppure orchestrali (“Awake”), a metà tra Skillet ed ultimi Architects; menzione a parte per la conclusiva “Suffocating”, pezzo per piano e voce utile come i canonici cavoli a merenda. Se i mediocri copiano e i geni rubano, diciamo che i Lost Society stanno a metà del guado: la paraculaggine resta nel bene o nel male la loro cifra stilistica ma, nonostante il passaporto e il DNA discografico dicano altro, riescono a risultare divertenti quanto basta per chi è cresciuto nel segno dell’Ozzfest.

TRACKLIST

  1. 112
  2. What Have I Done
  3. (We Are The) Braindead
  4. Stitches
  5. Awake
  6. Underneath
  7. Creature
  8. Hurt Me
  9. If The Sky Came Down
  10. Suffocating
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