LOVE MACHINE – Universe of Minds

Pubblicato il 09/03/2018 da
voto
6.5
  • Band: LOVE MACHINE
  • Durata: 00:55:31
  • Disponibile dal: 23/02/2018
  • Etichetta:
  • Volcano Records

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I Love Machine rientrano di diritto tra le band di genere hard rock italiane che purtroppo, per una ragione o per un’altra, sono sempre rimaste un po’ sepolte nel sottobosco senza mai riuscire a far parlare di sé oltre un certo limite, anche se è difficile non citare le loro apparizioni negli anni ’90 al fianco di band importanti quali Saxon, Gotthard e soprattutto W.A.S.P. in occasione del loro “Kill Fuck Die European Tour”; a seguito di ciò, poco prima dell’inizio degli anni duemila, la band ha sospeso le attività e di loro si sono perse le tracce fino al 2001, quando la band decise di intraprendere un piccolo tour in giro per l’Italia in occasione del decimo anniversario. Attorno al 2011 si odono le voci di una loro reunion, seppur con alcuni cambi nella line-up, concretizzatasi poco tempo dopo e ora, finalmente, accompagnata dall’uscita di un nuovo album dal titolo “Universe of Minds”, edito presso l’etichetta Volcano Records. Si tratta ovviamente di una proposta, almeno inizialmente, dal discreto sapore anni ’80 e con numerosi riferimenti a band iconiche di genere hard rock: se ascoltiamo ad esempio le tracce “Let’s Get it Rock” e “Point of No Return” si possono notare chiaramente i richiami ai Guns’n Roses e agli stessi W.A.S.P., il cui famoso brano “Love Machine” è stato probabilmente di ispirazione per il nome stesso della band; inoltre, il sapiente utilizzo delle tastiere e di una voce comunque graffiante non possono che riportarci alla mente i Pretty Maids e altre band orientate verso il metal melodico. Analizzando un po’ la tracklist, possiamo dire che la prima metà dell’album è composta da pezzi comunque duri e grintosi, mentre invece da “The Scorn” in avanti la scaletta prende una piega più leggera e melodica, che culmina con la vera e propria ballad dell’album, “Mamma’s Call”, per poi sfociare nuovamente nell’adrenalina pura con “Journey” che, per via di alcuni particolari stilemi ritmici e melodici utilizzati, potremmo quasi accostare a un pezzo power metal di discreta fattura, come se ne sentono frequentemente oggigiorno. La conclusiva “Now Or Never” è nuovamente un brano cadenzato e evocativo, ma anch’esso, come del resto buona parte della tracklist, con numerosi elementi più riscontrabili nel metal europeo post duemila e nel recente hard rock made in Sweden, piuttosto che nelle sonorità più old school, il che rende l’album tutto sommato accattivante e non lineare nella sua interezza, grazie ai molteplici stili cui la band ha voluto attingere per proporre qualcosa che non risultasse identico ad altri album che escono ogni mese sul mercato. Il nostro giudizio è quindi abbastanza positivo, minato purtroppo da una qualità generale un po’ altalenante dei pezzi, e da un utilizzo della voce sì di buon livello ma non sempre azzeccato rispetto alla musica suonata, in quanto più adatto a brani di un certo tipo rispetto ad altri in cui avremmo preferito una timbrica differente. A parte ciò, non possiamo che essere entusiasti di avere nuovamente una band nostrana on the road con un nuovo lavoro all’attivo, e ci auguriamo che questo possa dare nuova energia alla loro carriera portandoli magari anche all’estero.

TRACKLIST

  1. Anyway
  2. Let’s Get it Rock
  3. Compromises
  4. Star Rider
  5. Point of No Return
  6. The Scorn
  7. Scared For These Times
  8. Maybe
  9. Mamma’s Call
  10. Journey
  11. Now Or Never
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