LUCA TURILLI’S RHAPSODY – Prometheus, Symphonia Ignis Divinus

Pubblicato il 02/07/2015 da
voto
7.0
  • Band: LUCA TURILLI'S RHAPSODY
  • Durata: 01:09:36
  • Disponibile dal: 19/06/2015
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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Luca Turilli, un tempo mastermind dei Rhapsody/Rhapsody Of Fire assieme ad Alex Staropoli, torna con la sua versione dei Rhapsody tre anni dopo il debutto con “Ascending To Infinity”. Il nuovo lavoro, “Prometheus, Symphonia Ignis Divinus”, vede praticamente la stessa formazione dell’album precedente con l’aggiunta del batterista Alex Landenburg e mantiene le stesse coordinate stilistiche legate ad un symphonic power metal molto “cinematografico”. Lo stile su cui si muove anche questo capitolo è una sorta di somma di quanto fatto da Luca sia con i Rhapsody che nella sua carriera solista, della quale mantiene gli inserti elettronici dal sapore futuristico sperimentati in vari lavori e li affianca a grandi cori, virtuosismi di chitarra e pompose orchestrazioni da sempre suo marchio di fabbrica, e alla voce cristallina del talentuoso Alessandro Conti. Nasce così un album che in varie parti ha ritornelli e immediatezza tipici della penna del chitarrista compositore triestino, e in altri frangenti, soprattutto nella seconda parte del disco, mostra invece una preponderante vena riconducibile alla sua passione per colonne sonore dei film fantascientifici. Sono però gli episodi più diretti e di presa a convincere maggiormente, e non possiamo far a meno di citare la bellissima “Il Cigno Nero”, classica traccia power symphonic metal dotata di tiro, un ritornello molto dinamico e ottimamente cantato, il tutto accompagnato dall’eleganza di arrangiamenti sinfonici perfettamente integrati nel sound. Ottima anche la scelta del cantato in italiano. Se il singolo “Rosenkreuz (The Rose and the Cross)” seppur discreto forse suona un po’ troppo di già sentito, ci pensa “Anahata” a risollevare l’attenzione, grazie anche a delle belle e non certo semplici linee vocali molto ben interpretate da Alessandro Conti. I ritmi rallentano per “Il Tempo Degli Dei”, brano più atmosferico ed epico che contiene anche una suggestiva citazione di Gustavo Rol, mentre il vero lento è “Notturno”, che si lascia ascoltare ma non convince tanto quanto altre ballad scritte da Turilli. Proseguendo nell’ascolto, “Prometheus” è invece l’ultima traccia prettamente symphonic power ad alta velocità a strappare un giudizio pienamente positivo, merito ancora una volta di un bel ritornello qui contornato da esaltanti cori in latino. Il finale di disco, o meglio l’ultima mezzora data la notevole durata complessiva che sfiora l’ora e dieci minuti, è anche quella più ostica da digerire. Come giá accennato, è qui che predomina la voglia di Turilli di arricchire il proprio sound con inserti operistici, stacchi e passaggi che rimandano alle grandi colonne sonore dei film hollywoodiani e questo caratterizza in particolar modo la mastodontica suite “Of Michael the Archangel and Lucifer’s Fall Part II: Codex Nemesis”. Purtroppo il brano, che al suo interno vede tutto un complesso e a tratti ben realizzato avvicendamento di atmosfere e umori, risulta essere troppo prolisso e pesante anche dopo vari ascolti e il tutto è reso ancorpiù difficoltoso dall’assenza di un chorus che faccia veramente decollare il pezzo. Si aggiunga che “King Solomon and the 72 Names of God” e “Yggdrasil”, i due pezzi che precedono questo lungo brano finale, non sono certo tra i più immediati e facili del disco. Tirando le somme, “Prometheus, Symphonia Ignis Divinus” è un lavoro discreto e come da rhapsodiana tradizione ben prodotto e confezionato che però, a differenza del suo predecessore, annoia nella seconda parte e per questo si pone ad un gradino leggermente inferiore.

TRACKLIST

  1. Nova Genesis (Ad Splendorem Angeli Triumphantis)
  2. Il Cigno Nero
  3. Rosenkreuz (The Rose and the Cross)
  4. Anahata
  5. Il tempo Degli Dei
  6. One Ring to Rule Them All
  7. Notturno
  8. Prometheus
  9. King Solomon and the 72 Names of God
  10. Yggdrasil
  11. Of Michael the Archangel and Lucifer's Fall Part II: Codex Nemesis
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