LUCID DREAM – A Peaceful Death

Pubblicato il 02/02/2025 da
voto
6.0
  • Band: LUCID DREAM
  • Durata: 00:47:02
  • Disponibile dal: 22/01/2025

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I Lucid Dream giungono al loro quinto full-length, intitolato “A Peaceful Death”. La band, fondata dal chitarrista Simone Terigi, aveva intrapreso i primi passi della propria discografia con alcuni album che potremmo definire essenzialmente caratterizzati da un buon hard rock, aperto però anche a diversi altri generi, con incursioni nel prog e nel metal, ad esempio.
Il precedente full-length “The Great Dance Of The Spirit” aveva segnato però una decisa svolta, con una line-up completamente rinnovata e un approccio stilistico alquanto diverso, comunque legato ad un sound tendenzialmente rock/metal ma che in linea di massima apriva maggiormente a sonorità più morbide ed atmosferiche.
Con questo nuovo lavoro, dobbiamo constatare come questa tendenza sia stata ulteriormente enfatizzata: l’hard rock e il metal sembrano ormai un lontanissimo ricordo, a favore di una serie di brani molto soft ed atmosferici. Giusto qualche traccia come “Dawn Of A New World”, “Father” o la bellissima “Heroes Of Light” hanno un piglio un po’ più rock, mentre in generale la band opta decisamente per sonorità soffuse e delicate, che puntano molto sulla capacità di trasmettere emozioni.
In questo, d’altronde, i Lucid Dream sono davvero bravissimi, grazie al fatto di poter vantare in formazione musicisti di altissimo livello (praticamente tutti confermati rispetto al precedente album), tra i quali spicca senz’altro la presenza di Roberto Tiranti, che suona il basso e canta in quattro tracce (su “Broken Hopes”, peraltro, duetta con una voce femminile), alternandosi nella tracklist con Karl Faraci (ArcaHadian, Odyssea), dietro ai microfoni nelle altre canzoni. Tra gli altri, menzioniamo senz’altro Luca Scherani (La Coscienza Di Zeno, Hotsonaten) alle tastiere, che in alcuni brani utilizza anche l’hammond, conferendo un certo sapore settantiano, ma diverse canzoni sono altresì impreziosite da meravigliosi assoli, molto carichi di feeling, sia da parte di Terigi alla chitarra oppure con intermezzi suonati da archi o persino con il sax (“Out Of Time”).
Diciamo che, prese in sè, le canzoni non sono male e sono senz’altro ottimamente interpretate e arrangiate, anche se in più di un’occasione, per la verità, alcuni versi ci hanno dato l’impressione di non presentarsi in maniera ottimale, risultando un po’ forzati con la metrica.
Al di là di questo, in generale, questo cambio di rotta stilistico così deciso non ci ha particolarmente convinti, anzi arriviamo a dire che ci sembra ormai completamente snaturata l’essenza stessa di quello che i Lucid Dream sono stati e hanno saputo offrire in passato con la loro discografia. Se da una parte si è alzato il livello dei musicisti e il songwriting si è fatto sempre più maturo e consapevole, d’altro canto la band ha perso tantissimo in termini di grinta, carica emotiva e potenza espressiva.
Significativo il fatto che venga richiamata “The Eleventh Illusion” (titletrack del secondo album) con una traccia che viene sottotitolata “Acoustic Reprise”: di fatto si tratta totalmente di un’altra canzone, la quale però rimanda all’originale nel testo del ritornello, ma capace di rappresentare molto bene quello che è l’approccio stilistico odierno della band.
“A Peaceful Death” ha il pregio di essere tutto sommato più omogeneo rispetto al precedente “The Great Dance Of Spirit” e anche più ‘essenziale’ e diretto nella sua proposta, però in generale non siamo rimasti per nulla entusiasti per diverse scelte compiute dalla band e siamo sinceramente perplessi per questo percorso che ha deciso di intraprendere.

TRACKLIST

  1. Dawn Of A New World
  2. Out Of time
  3. Open Cages
  4. Heroes Of Light
  5. Ruins
  6. Broken Hopes
  7. Father
  8. Shadows On My Shoulders
  9. The Eleventh Illusion (Acoustic Reprise)
  10. Wheel Of Karma
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