6.5
- Band: LUM
- Durata: 00:35:28
- Disponibile dal: 11/03/2023
- Etichetta:
- Frozen Woods Records
- Nigredo Records
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Il Piemonte, con le sue leggende, la sua natura e il suo essere un crocevia di diverse culture, è sempre stato terreno fertile per un genere come il black metal sin dalla metà degli anni novanta.
Quello che oggi i torinesi Lum vogliono raccontarci con il loro debutto sono, per l’appunto, le storie della tradizione popolare piemontese e lo fanno attraverso otto brani di black metal abbastanza canonico e grezzo di matrice scandinava, al quale si aggiungono preziosi inserti dal sapore più folkloristico. Alla velocità e all’intensità della scuola norvegese di canzoni come “La Stirpe Del Bosco”, con quel mood che vacilla continuamente tra il tragico e l’ossessivo, si alternano alcune soluzioni più atmosferiche che rasentano a volte lidi dungeon synth. Alcuni momenti, come “Sangue Ancestrale”, ricordano i Lunar Aurora più notturni e meno sinfonici, con un sound generale che rifiuta ogni velleità modernista e che risulterebbe ancora più efficace aiutato da una produzione più organica.
In generale quasi tutti i pezzi scorrono bene e hanno una propria identità, ma alcune linee di chitarra risultano ancora un po’ acerbe rispetto ad altre, specie nelle accelerazioni più classicamente black. É infatti proprio quando si dà maggiore spazio alle pulsioni più folk che l’interesse si alza. Un ottimo esempio è “Libera Fiamma”, in cui parti di flauto e synth addomesticano riff circolari e spigolosi, in un contrasto che prende a piene mani dalla lezione degli Ulver di “Bergatt”.
Un ulteriore affinamento e ricerca nell’arrangiamento nelle voci poi, potrebbe potenzialmente dare ancora più giustizia al concept che sta alla base dei Lum. Lodevoli infatti sono l’uso dell’italiano e la ricerca tematica che approfondisce i miti della propria terra natia (in questo caso la stregoneria piemontese), creando una sorta di fil rouge ideologico con la scena mediterranea di gruppi come Inchiuvatu, con i quali i piemontesi condividono uno dei componenti.
Viste le premesse, e a patto di smussare certe spigolosità tipiche di un debut, un progetto come Lum (in cui troviamo membri di Feralia e Ponte del Diavolo) ha tutta le potenzialità per intraprendere una strada per nulla scontata.