7.5
- Band: LUNOCODE
- Durata: 01:46:09
- Disponibile dal: 05/12/2014
- Etichetta:
- Spider Rock Promotion
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Prodotto veramente atipico questo doppio album dei progressive rockers romani Lunocode, dall’enigmatico e in fondo un po’ accusatorio titolo “C’è Vita Intelligente Sulla Terra?”. Si tratta infatti di uno di quei casi in cui il confine tra i diversi formati con cui ‘l’arte’ (concetto molto ampio) viene portata all’utente risulta quanto mai labile, effimero. Misto tra rappresentazione teatrale, interpretazione autoriale e disco musicale, “C’è Vita Intelligente Sulla Terra?” segue un formato e un approccio tutto suo, particolarissimo, che forse può essere spiegato solo raccontandovi la genesi del prodotto stesso. Il tutto ha inizio con la suite “The Origins Of Matter And Mind”, lungo brano conclusivo dello scorso full-length “Celestial Harmonies”, in cui si parlava dell’epopea di una scimmia, realmente esistita e chiamata Albert II, mandata in orbita all’interno di una sonda per un esperimento sullo spazio. Già su quella canzone, ben raccontata nell’intervista che facemmo anni fa con il compositore Perseo, si poteva leggere e scoprire ogni fase di questa affascinante storia; ma la band decise già nel 2012 di voler sfruttare questo spunto narrativo per realizzare un suggestivo concerto/recita in acustico presso il teatro di Anghiari (SI), accompagnati nelle parti narrate dall’attore Francesco Aniello. La buona riuscita della serata convinse i Lunocode a registrare le varie tracce, narrate e cantate, in un album, che qui troviamo intitolato come “Third Iteration” e fissato sul disco 2 di questa doppia uscita. Il disco, che al netto conta ventidue tracce, presenta nove nuove canzoni liricamente collegate, intervallate tra loro da tredici intermezzi narrati affidati al bravo attore. Il disco 1, nonostante la numerazione, è successivo: intitolato “Second Iteration”, contiene le nove canzoni del disco precedente rifatte, riarrangiate e riregistrate in studio, sempre mantenendo la veste acustica originaria, ma utilizzando più strumenti e in generale un sound più ricco. A questo punto, dopo questa complessa descrizione, dovreste avere più o meno capito davanti a cosa ci troviamo. “C’è Vita Intelligente Sulla Terra?” è dunque un doppio album acustico, contenente una intera data dal vivo e il riarrangiamento in studio di alcune canzoni, per un totale di un’ora e tre quarti di musica e parole. A questo punto, inizia la parte del giudizio… che non è facile tirare. Valutando l’aspetto squisitamente musicale, il voto non può che essere buono: la perizia mostrata sulla chitarra acustica e l’assoluta padronanza della propria voce mostrato dalla cantante Daphne Romani è tale da non lasciare alcun dubbio al riguardo. L’aspetto compositivo è altresì valido, ma risente un po’, secondo noi, nell’aspetto fruibilità. Già il progressive rock dei Nostri non è annoverabile tra le più facili ed immediate delle proposte, ma lo scoglio di quasi due ore di musica, con tanto di lunghe parti in narrazione, è tale da spaventare qualsiasi ascoltatore casuale. E’ ovvio che non trarrete compagnia da un ascolto disattento di “C’è Vita Intelligente…”, è un disco che richiede comprensione ed attenzione ogni volta che lo si mette sul lettore. C’è però infine l’aspetto originalità, che ci spinge a premiare con il voto in calce questo disco: di musica come questa, effettivamente, ne abbiamo sentita poca. E’ vero quanto abbiamo detto prima, ovvero che l’attenzione richiesta al momento dell’ascolto è alta, ma vi assicuriamo che quando lo si ascolta nel modo giusto, questo disco è in grado di donarvi qualche sensazione in più, magari inaspettata. Lo ripetiamo, la quantità degli spazi narrati, la veste acustica delle canzoni e l’approccio etereo alle liriche di Daphne fa si che questo disco sia veramente lontano dal concetto di metal che passiamo solitamente su queste pagine, ma dobbiamo ammettere che davanti a prodotti così curati è quasi d’obbligo riconoscerne almeno i meriti di ideazione.