7.0
- Band: LYCHGATE
- Durata: 00:20:24
- Disponibile dal: 13/03/2020
- Etichetta:
- Debemur Morti
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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A circa due anni dall’ottimo “The Contagion In Nine Steps” i Lychgate ritornano a bussare alle nostre orecchie con un’uscita di durata più contenuta, un EP di quattro tracce di soli inediti. Reduce da un trittico di dischi che ne aveva plasmato un’identità poliedrica, molto teatrale e di lenta assimilazione, la compagine inglese predilige per questa nuova uscita un approccio nettamente più muscolare. Si tratta sempre di avant-garde black metal, dalle corpose influenze di musica classica, progressive e un pizzico di jazz, ma è evidente un piglio ‘metal’ assai più sfumato nelle pubblicazioni precedenti. Se in “An Antidote For The Glass Pill” e a maggior ragione in “The Contagion In Nine Steps” a farla da padrone erano indefinite atmosfere crepuscolari e l’impatto strumentale era relativo, con le chitarre trasfigurate in liquide cascatelle di suoni nerastri di dubbia provenienza, attorniate da regali partiture d’organo e vocalizzi imponenti e severi, “Also Sprach Futura” si fa notare per un impeto prima solo residuale. Accanto agli ingredienti già noti, possiamo allora ammirare strappi belligeranti, che mettono al centro riffing death metal e growl arcigni, alternati con destrezza al fascinoso apparato vocale che già sapevamo essere nelle corde del gruppo. Solo che stavolta l’ampiezza dei registri vocali e la personalità delle note d’organo si fanno spesso fustigare da accelerazioni iraconde e un incedere infernale che richiama il black metal sinfonico degli anni ’90.
I singoli brani restano un caleidoscopio di intriganti atmosfere gotiche, riconducibili a quelle di un’opera lirica ammantata di orrore e follia, che si spoglia della sua condizione aristocratica per lordarsi di sangue, come in precedenza accadeva di rado. Per quanto ben scritte e baciate da una qualità delle singole prestazioni esente da pecche, ci pare però che questo lotto di tracce emani solo in parte la classe di caratura superiore ascoltata nei full-length. Immettendo violenza e basandosi ora su un riffing e una struttura ritmica più tradizionali, i Lychgate lasciano affievolire in qualche misura la loro unicità, così che in “Also Sprach Futura” sembrano ‘soltanto’ un ottimo gruppo avant-garde, piuttosto che quella indefinibile concezione intellettuale costruita coi primi tre album. Piccolo passo indietro quindi a nostro avviso, per quanto gli appassionati della band e più in generale di questo approccio stilistico non dovrebbero rimanere particolarmente delusi.