8.0
- Band: LYNYRD SKYNYRD
- Durata: 00:50:14
- Disponibile dal: 25/09/2009
- Etichetta:
- Roadrunner Records
- Distributore: Warner Bros
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Ci sono band che si sciolgono dopo due dischi, gruppi che spariscono dopo aver raggiunto il successo e poi ci sono i Lynyrd Skynyrd, che insieme a pochi altri colleghi suonano da una vita. E che vita, verrebbe da dire scorrendo la biografia di questa tormentata formazione americana. Le morti del tastierista storico Billy Powell e del bassista Ean Evans sono solo l’ultima tragedia avvenuta in casa Skynyrd all’inizio di quest’anno proprio durante il processo compositivo del nuovo album e tuttavia, come da tradizione per questa vera e propria icona del southern rock, i nomi dei componenti cambiano di tanto in tanto ma quello della band resiste più forte che mai imprimendo il proprio marchio a fuoco su tutte le tracce di “God & Guns”. Non una canzone brutta, non un ritornello fuori posto, il nuovo sigillo degli Skynyrd è un concentrato pazzesco di southern rock, hard rock ’70 e country rock, come vuole la tradizione, rinvigorito però dal taglio moderno di una produzione affidata alle sapienti mani di Bob Marlette, in bella mostra nel singolo “Still Unbroken” e “Little Thing Called You”. “God & Guns” ha il pregio di mantenere ben visibile lo stile Skynyrd pur liberando attraverso le canzoni una serie sorprendente di sfumature differenti in grado di rendere l’ascolto assai piacevole. Dalle influenze country di “Southern Ways”, si passa con agilità ad un pezzo hard n’ blues con gli Aerosmith in agguato come “Skynyrd Nation”, per non parlare dell’elegante hard rock ’70 targato “Storm” o delle atmosfere ariose e rilassate da superstrada nel deserto dell’Arizona presenti in “Simple Life”. A chiudere il cerchio ci pensano una titletrack, che parte in chiave acustica tra country e southern per sfociare in un rovente crescendo heavy rock, ed un paio di ballate dal sapore nostalgico quali sono “Unwrite That Song” e “Gifted Hands”. Nonostante la concorrenza in giro sia sempre più spietata con gente del calibro di Nickelback e Black Stone Cherry, ad esempio, i Lynyrd Skynyrd sembrano non avere alcuna intenzione di mollare quello scettro del southern rock che detengono da una vita.