7.5
- Band: MACABRE
- Durata: 00:44:20
- Disponibile dal: 29/09/2003
- Etichetta:
- Season Of Mist
- Distributore: Audioglobe
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Con una cover praticamente identica alla precedente release, gli eroi del “murder metal” sono nuovamente tra noi, pronti a mietere vittime e a raccontarci storie vere che hanno dell’incredibile. Tredici canzoni pregne di humor macabro (… scusate lo stupido gioco di parole), che narrano in modo cinico e distaccato le vicende di killer spietati e senza scrupoli, che hanno commesso atti quasi inenarrabili e ingiustificabili. Ma il lavoro risulta pienamente coinvolgente a livello tecnico (posso azzardare un paragone ai Death di “Human”, o ai Cynic soprattutto per quanto riguarda le nevrotiche linee di basso, le eclettiche partiture di chitarra che spaziano su svariati generi musicali, nonché l’eccellente prova dietro le pelli di Dennis The Menace). In effetti i nostri di progressi ne hanno fatti, eccome, a livello di tecnica strumentale siamo ben lontani dal folle, caciarone e inarrivabile “Sinister Slaughter”. Comunque ogni Macabre fan troverà pane per i suoi denti e non potrà nemmeno evitare questo nuovo disco, che difficilmente uscirà dal lettore, se non dopo svariati ascolti, ovviamente con le lyrics da seguire passo passo, per comprendere al meglio la geniale follia del trio statunitense. L’opener “Acid Bath Vampire” mostra una band pienamente consapevole delle proprie capacità, che regala una serie di intricati riff, cambi di tempo, e un growling pieno che, accoppiato alla delirante interpretazione quasi infantile e grottesca dei singer, non potrà non spiazzare chi si nutre puramente di brutal death classico. Ottima anche “Fatal Foot Fetish” condita da un testo raccapricciante che narra la storia di questo serial killer ossessionato dai piedi delle sue vittime, che li custodiva gelosamente nel suo freezer. Irresistibile anche “The Wustenfeld Man Eater”, giocata su dei riff di chitarra accattivanti e interpretata con lucido delirio dall’accoppiata Corporate Death e Nefarious. Il testo di questa canzone si basa su un evento accaduto non molto tempo fa in Germania, ossia un cannibale che su internet ha trovato la sua vittima disposta a farsi mangiare viva il pene e poi tutto il resto del corpo. Chiaramente questo è un platter per stomaci forti, o per persone estremamente ciniche (come chi scrive), che trovano il tutto semplicemente folle, ma interessante da analizzare sotto il profilo psicologico. Semplicemente Macabre…