MADBALL – Demonstrating My Style

Pubblicato il 01/03/2023 da
voto
8.5
  • Band: MADBALL
  • Durata: 00:32:12
  • Disponibile dal: 18/06/1996
  • Etichetta:
  • Roadrunner Records

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Tutti sanno che i Madball, istituzione del New York Hardcore, nascono sul finire degli anni ’80 come side project dei pionieri Agnostic Front. La band si prestava a dar voce al giovanissimo fratellastro di Roger Miret (da parte della madre cubana), un dodicenne Freddie Cricien che già da tempo saliva sul palco della band e che presto, stabilendosi nella Grande Mela, iniziò ad andare in tour proprio con gli AF. Lentamente, con l’ingresso del chitarrista Matt Anderson e successivamente del bassista Hoya Roc, i Madball presero vita propria pubblicando gli EP “Ball of Destruction” (1989) e “Droppin’ Many Suckers” (1992), per arrivare nel 1994 al leggendario debutto “Set It Off” su Roadrunner Records. L’anno successivo vide la band partecipare all’iconico documentario “N.Y.H.C.”, cominciando ad avere successo al di fuori della scena locale ed attirando il pubblico internazionale.
Sebbene “Set It Off” sia considerato il loro capolavoro assoluto, a parere di chi scrive il disco che ha cristallizzato in maniera perfetta il Madball-sound, fornendo la matrice per la futura carriera in termini di suono, produzione, tematiche e composizione, è il secondo “Demonstrating My Style”, uscito sempre su Roadrunner nel 1996.
Obbedendo alle norme già codificate del NYHC, i Madball riprendono e perfezionano la propria formula urbana, minacciosa e violenta, rallentando e puntando sul groove e andando contemporaneamente a lavorare in studio insieme al confermato Jamie Locke per portare a casa un suono ben più pulito dei predecessori, mai così potente per l’epoca e con forti sonorità metal. La voce di Cricien ha un pitch leggermente più alto e risulta affilata e abrasiva, mentre il basso di Hoya ha una rotondità e un groove irresistibile.
In questa rinnovata identità sonica, che contribuirà a modificare e rivitalizzare l’intera scena, i Madball proseguono il discorso incentrato su scena, unità e famiglia concretizzando una serie di inni anthemici quanto quelli degli Agnostic, facendo meglio di quanto i predecessori riuscissero ai tempi: con una semplicità contagiosa ed un’esecuzione perfetta nascono brani protagonisti ancora oggi delle setlist della band, tra i quali “Demonstrating My Style”, “Pride (Times Are Changing)” e “Nuestra Familia”. Ascoltate oggi c’è da dire che “Streets Of Hate” e “True To The Game” sono ugualmente valide anche se meno celebrate.
C’è molto da godere tra sing-along e cori virili, ma ci sono anche riff memorabili (“Live Or Die”, “Back Of The Bus”), una straripante energia punk (“Addict”, la brevissima “Hardcore Still Lives!”) ed esempi di grande groove (“5-0”).
Nello stile di Cricien inoltre, grazie al rallentamento e alla ricerca del groove, emergono le influenze hip-hop, genere con cui l’artista è cresciuto e che andrà successivamente a celebrare in una carriera parallela come MC.
“Demonstrating My Style” è il trademark che i Madball andranno a ricalcare in “Look My Way” e per i successivi vent’anni senza mai tanta incisività ed ispirazione, ispirando al limite del plagio un’infinità di gruppi che ne andranno a saccheggiare l’identità.
Per puristi e detrattori è la consacrazione dell’attitudine ‘da duri’ che andrà successivamente a dilagare nell’hardcore, unita a delle sonorità troppo metal e con troppe influenze rap per poter rappresentare l’originale e rispettabile scena di New York: quale miglior segno per consacrare un disco come pietra miliare?

 

TRACKLIST

  1. Demonstrating My Style
  2. Unity
  3. Live or Die
  4. Pride (Times Are Changing)
  5. Streets of Hate
  6. Back of the Bus
  7. Hardcore Still Lives!
  8. Nuestra Familia
  9. 5-0
  10. Addict
  11. True to the Game
  12. Godfather
  13. In Memory Of...
  14. Ball of Destruction
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