MAGIC KINGDOM – Blaze Of Rage

Pubblicato il 30/12/2024 da
voto
7.0
  • Band: MAGIC KINGDOM
  • Durata: 01:05:05
  • Disponibile dal: 13/12/2024
  • Etichetta:
  • Massacre Records

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Tra gli amanti del power metal è opinione comune che i belgi Magic Kingdom abbiano immesso sul mercato un paio di album di bell’aspetto; e tra questi il migliore è senza dubbio il terzo “Symphony Of War” uscito nel 2010, che ancora oggi riesce ad emozionare quegli ascoltatori che tendono a ricercare soluzioni veloci, orchestrali e neoclassiche anche all’infuori dei ‘soliti’ nomi, tra i quali i Rhapsody non possono che essere l’esempio più eclatante. E a tal proposito, è bene ricordare che all’interno della band hanno avuto modo di militare ben due cantanti legati alla storia del mitico Luca Turilli, e parliamo ovviamente di Fabio Lione e di quel talento dimenticato che risponde al nome di Olaf Hayer.
Ebbene, per la sesta uscita la band guidata dal chitarrista Dushan Petrossi si avvale della partecipazione di un’altra voce iconica della storia del metal di stampo classico, ossia quel Michael Vescera che sul suo curriculum vanta la militanza in pianta stabile al fianco di quella che è forse la più grande ispirazione esecutiva del sopracitato leader, ovvero il discusso idolo della sei corde Yngwie J. Malmsteen.
Una autentica concomitanza di fattori che ci porta a nutrire delle buone aspettative per il qui presente “Blaze Of Rage”, nella speranza che possa ergersi al di sopra di un’ultima accoppiata di dischi piacevoli, ma certamente non eccelsi. Questo, nonostante la preoccupazione data anche da una durata decisamente troppo massiccia – oltre un’ora d’ascolto – che in un genere come questo può essere un’arma a doppio taglio, giusto per usare un termine in linea con le atmosfere fantasy e belligeranti evocate nei testi.
Si nota subito la scelta della band di iniziare già con una delle due suite da nove minuti “The Great Rebellion”, mentre l’altra “The Great Retribuiton / Metallic Tragedy Chapter 3” occupa invece una posizione collocata poco oltre la metà. In entrambi i casi i pezzi funzionano, mettendo in risalto i diversi passaggi e deviando persino sul black metal in un paio di sezioni, oltre a mettere in risalto i due cantanti lirici Géraldine Gadaut e Riccardo Cecchi nel secondo caso, che di fatto si avvale del ruolo di rappresentare la traccia più operistica tra tutte quelle presenti. Malgrado un livello qualitativo generalmente piuttosto elevato, riteniamo si sarebbe potuto fare qualcosa di più nella valorizzazione della componente vocale principale, che malgrado il nome illustre sembra dare un effetto alquanto piatto, ben lontano dalla versatilità di range cui ci eravamo abituati con i predecessori.
Con i brani più brevi, come la successiva “Blaze Of Storming Rage”, riemerge quella possanza tipica del genere, con una doppia cassa a rotta di collo e stacchi dall’elevato contenuto fomentante, anche se non mancano gli immancabili rallentamenti dalle velleità evocative, come quelli di “Undead At The Gates”, che poi con “The Great Invasion” lasciano il posto a un andamento persino danzabile.
“Unsecured War Alliance” ci spiazza con una violenza incredibile e fuori scala, quasi più da speed metal nudo e puro, incrementando il livello di esaltazione e collocandosi in vetta di diritto tra le migliori proposte del pacchetto, per la gioia di tutti coloro che mantengono la consapevolezza secondo cui il power metal non è solo melodia cantabile, ma anche aggressività e ferocia, quando si vuole. Un concetto che ci spiace non trovare nel trittico finale, in cui la componente più graffiante è stata messa del tutto in sospeso, tranne giusto in qualche sprazzo di “Fallen For The Kingdom”, che precede una conclusione lenta e in puro stile ballad acustica, resa possibile grazie a “Lonely In The Universe”.
L’ascolto, come previsto, si rivela un po’ troppo lungo e con qualche eccedenza di troppo qui e là: lo stesso fato è toccato alla proposta musicale in sé, che ci convince senza però riuscire a scalfire l’eccellenza se non in alcune tracce specifiche, finendo per farci osservare quest’opera come un qualcosa sicuramente di buona qualità, ma con pochi spunti a renderla potenzialmente più appetibile rispetto ad altri lavori, decisamente più efficaci nel complesso.
Inoltre, ci duole confermare che Michael Vescera alla voce non riesce a fare breccia come avremmo sperato. In ogni caso, se amate questo tipo di power metal, siamo certi che ci sarà comunque del materiale di cui godere.

TRACKLIST

  1. Sanctus Maleficus
  2. The Great Rebellion
  3. Blaze Of Storming Rage
  4. Undead At The Gates
  5. The Great Invasion
  6. Frozen Realm Of Death
  7. Unsacred War Alliance
  8. The Great Retribution / Metallic Tragedy Chapter 3
  9. Ashes In The Wind
  10. Bells Of Triumph
  11. Fallen For The Kingdom
  12. Lonely In The Universe
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