7.5
- Band: MAGNITUDE
- Durata: 00:19:25
- Disponibile dal: 15/09/2023
- Etichetta:
- Triple B Records
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Il precedente “To Whatever Fateful End” ha fatto segnalare i Magnitude come una delle più fulgide realtà del panorama (straight edge) hardcore contemporaneo. È quindi normale che attorno a questo comeback le aspettative siano elevate, anche perché nel frattempo la Triple B Records è anch’essa diventata definitivamente una delle label di riferimento per queste sonorità.
In apparenza incuranti del notevole hype generatosi attorno al loro nome, i ragazzi statunitensi fanno ritorno con “Of Days Renewed…”, una prova essenziale nella durata (una ventina di minuti), ma ancora una volta viscerale e ispirata, forte di canzoni efficaci e dall’impatto immediato, la cui struttura, almeno a livello di lavoro di chitarra, è di nuovo nettamente radicata in certo hardcore metallizzato – attenzione, non metalcore – anni Novanta.
Rispetto al debut album, sembra tuttavia che il sound dei ragazzi si sia indurito ulteriormente, con midtempo molto più scanditi e un riffing che di conseguenza tende a farsi fiero e quadrato, diventando base perfetta per le esclamazioni del frontman Russell Bussey. In passato il quintetto è stato sovente accostato a gruppi come Strife e Trial, ma per questo nuovo capitolo è forse il caso di scomodare anche i primi Earth Crisis, la cui influenza si fa più riconoscibile che mai in quei passaggi in cui l’andamento decelera e il suono si fa solenne e debordante.
La band del North Carolina gioca con un patrimonio musicale tanto importante quanto intoccabile in questo campo: almeno in principio, il tipo di revival attuato dai Magnitude è infatti stato visto con un certo sospetto dai cosiddetti veterani della scena, quelli per cui i dischi degli anni Novanta sono e saranno sempre l’unico vero oggetto di venerazione. Di certo non è facile citare liberamente alcuni capisaldi – a maggior ragione se di nicchia – senza cascare inevitabilmente nel banale, nel didascalico, nell’interlocutorio. La forza dei Magnitude sta proprio nel non arrendersi al riciclo e alla piattezza, nel dare ai pezzi un’impronta fresca e stimolante, nel concentrare tutto sé stessi in poche composizioni che non danno respiro, puntando sulla qualità anziché sulla quantità. Hardcore tagliente e passionale, musica che magari non cambierà la vita a nessuno, ma che senz’altro sa come rendere migliore la giornata.