7.5
- Band: MAGNUM
- Durata: 00:58:40
- Disponibile dal: 14/01/2022
- Etichetta:
- Steamhammer Records
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Il 2022 è un anno molto importante per gli inglesi Magnum, che giungono all’invidiabile traguardo dei cinquant’anni di carriera. Mezzo secolo in cui Bob Catley e compagni non hanno mai smesso di regalarci grandi dischi e di accompagnarci con la loro musica attraverso scenari fantastici, che rimangono ogni volta impressi nel cuore dell’ascoltatore. Quale modo migliore di un nuovo album per festeggiare una carriera tanto invidiabile? “The Monster Roars” dice tutto già dal titolo, la band si mostra subito in ottima forma grazie a dodici nuovi estratti di puro hard rock magniloquente, epico e pieno di atmosfere. La titletrack apre le danze con un grandioso Bob Catley impegnato a interpretare parti vocali dolci ed evocative, in un crescendo che esplode nel ritornello corale e bombastico. Il fido compagno Tony Clarkin non è da meno, i suoi riff e le parti soliste sono un vero marchio di fabbrica per la band inglese, mentre l’ultimo arrivato Dennis Ward, giunto alla sua seconda prova in studio con i Magnum, si conferma un’ottima scelta, da vecchio lupo di mare le sue parti di basso suonano sempre al servizio delle canzoni senza mai lasciarsi andare in colpi di testa. Con “The Present Not The Past”, brano infarcito da sontuose parti di tastiere, torniamo per un attimo al sound degli anni Ottanta, semplice e diretto, ma anche un po’ pacchiano. Gli arzilli vecchietti non si tirano indietro nemmeno nel momento di mostrare i muscoli (“No Steppin’ Stones”, “Your Blood Is Violence”), lo dimostrano con parti ritmiche piene di carattere, soprattutto per quanto riguarda chitarra e batteria. “The Monster Roars” non si smentisce nemmeno sul versante produzione, è un piacere pe le nostre orecchie ascoltare i suoni cristallini e potenti di cui il disco è stato infarcito. Infine, chi sceglierà di acquistare la versione limitata in box-set potrà godersi tre ulteriori canzoni, tra cui le nuove versioni di “Days Of No Trust” (tratta da “Wings Of Heaven”) e “Sweets For My Sweet” del 1975, mica male! Un ritorno senza punti deboli, i Magnum dopo tanti anni di carriera riescono ancora a stupire ed a rimanere al passo con i tempi: non siamo di fronte a musica nostalgica, questo è un disco attuale che darà del filo da torcere alla concorrenza agguerrita ed a molti musicisti che anagraficamente potrebbero essere tranquillamente i figli di Catley e Clarkin. Buon cinquantesimo anniversario, ma soprattutto ci auguriamo di poter ascoltare ancora tanta musica firmata Magnum in futuro!