6.5
- Band: FORDOMTH , MALAURIU
- Durata: 00:09:02
- Disponibile dal: 20/06/2019
- Etichetta:
- Masked Dead Records
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“Twin Serpent Dawn” sigilla una collaborazione fra due entità emergenti della scena siciliana, i Malauriu, originari di Sciacca, e i Fordomth, di Catania. Lo split che li vede protagonisti è la classica uscita destinata ai patiti dell’underground, un pezzo a testa per una durata complessiva di neanche dieci minuti. Quanto basta, in ogni caso, per farsi una prima idea di cosa offrano oggi le due band. Iniziano i Malauriu, realtà che nasconde dietro un suono old-school un coacervo di influenze e un modo di interpretarle piuttosto articolato. Se infatti la produzione del pezzo verte su sonorità crude e zanzarose, il veemente riffing interpreta in chiave occulta urgenza thrash e rocciosità death metal, costituendo la base per una composizione intrisa di malvagità ed enfasi satanica. Accanto a sparate essenziali in puro spirito black metal novantiano, trovano spazio tempi medi death metal ragionati e massicci, mentre la voce graffia e salmodia, costruendo un solido ponte con le propensioni al dark sanguinolento tipiche di molto del metal estremo italico. I Fordomth manifestano invece un’identità ben lontana dal funeral doom striato di black metal del full-length “I.N.D.N.S.L.E.”. D’altronde quel disco risale a una precedente incarnazione della band, che oggi è tutt’altra cosa. Crust e sludge si fanno ammorbare da una negatività palpabile che è l’unico punto in comune con i ‘vecchi’ Fordomth, la canzone di loro competenza si slancia barbara e implacabile, una mattanza che ci fa venire in mente le commistioni fra hardcore e metal estremo portate ai massimi livelli nel circuito extreme metal nordeuropeo. “The Chanting Void” dà l’impressione di essere un lancinante sfogo emotivo, un fiotto di rabbia repressa che ha finalmente avuto modo di esplicarsi attraverso canali musicali. Uno scoppio d’ira che appare ancora relativamente acerbo e incompiuto, come se la transizione verso la nuova dimensione non abbia ancora portato a un definitivo assestamento, mentre “Ancient Spirits” dei Malauriu offre altre certezze e la sensazione di essere davanti a un gruppo maturo e consapevole. Uscita per collezionisti quindi, “Twin Serpent Dawn”, non priva di un certo fascino arcano…