MALEVOLENT CREATION – The 13th Beast

Pubblicato il 10/01/2019 da
voto
7.0
  • Band: MALEVOLENT CREATION
  • Durata: 00:49:26
  • Disponibile dal: 18/01/19
  • Etichetta:
  • Century Media Records
  • Distributore: Sony

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Basta mezzo ascolto per capire che le cose siano un po’ cambiate rispetto al precedente “Dead Man’s Path”, pubblicato circa tre anni fa. E non poteva essere altrimenti. Separatosi – o abbandonato – dalla formazione che incise quel lavoro e altre opere degli anni 2000, Phil Fasciana porta in studio nuovi collaboratori (il chitarrista/cantante sudafricano Lee Wollenschlaeger, il batterista Philip Cancilla e il bassista Josh Gibbs) per realizzare l’ennesimo album-reboot della carriera dei Malevolent Creation.
Mentre i pezzi finiti su “Dead Man’s Path” erano chiaro frutto dell’esperienza collettiva di quella line-up, queste undici canzoni sono state scritte dal pugno del solo biondo chitarrista e del nuovo arrivato Wollenschlaeger. Il risultato è un disco molto più teso e uniforme, con cui Fasciana e soci mettono sul tavolo certe solite vecchie carte: gretto death metal, ritmi slayeriani e un pizzico di ruvida melodia. Questa volta non si respira un’aria da grande jam e le oscillazioni ritmiche vengono ridotte al minimo. “The 13th Beast” punta sulla tensione costante e su un’indole irruente che non molla mai la presa.
Si tratta di numeri tutto sommato di routine per Fasciana, formule facilmente ritrovabili in dischi come “Eternal” o “Envenomed”, con i quali la band aveva messo in primo piano una spiccata essenzialità e una passione smodata per la velocità (tanto da arrivare persino a flirtare con il black metal in certi casi). Buona parte di questo nuovo album riprende quell’idea di death-thrash muscolare, dall’attitudine sfrontata, sempre votato all’impatto più spiccio. A dispetto dei cambi di formazione, “The 13th Beast” dimostra come i Malevolent Creation non siano una band capace di regalare qualcosa di inaspettato: è sempre Fasciana a reggere il timone, è lui che detta le regole, nonostante Wollenschlaeger si riveli senza dubbio una buona spalla. Se infatti la tracklist nel suo insieme può risultare un turbinio vertiginoso alla lunga sfiancante (si lambiscono i cinquanta minuti di durata e le variazioni nell’approccio sono appunto minime), vari singoli brani denotano il giusto piglio nel riffing di chitarra e una buona cura per gli arrangiamenti. “Agony For The Chosen”, “Decimated” o “Knife At Hand” offrono la consueta sensibilità slayeriana egregiamente declinata secondo dettami death metal floridiani, comprovando come la nuova macchina Malevolent Creation sia già piuttosto ben rodata o comunque in grado di confezionare episodi convincenti. Il quartetto mette tanta energia in ogni pezzo, ricorre al mestiere nei momenti chiave e questo, a conti fatti, basta per salvare un’operazione che sembrava avere delle fondamenta incerte. “The 13th Beast”, al di là di una copertina risibile, è degno di essere accostato a tanti capitoli della discografia della band.

TRACKLIST

  1. End The Torture
  2. Mandatory Butchery
  3. Agony For The Chosen
  4. Canvas Of Flesh
  5. Born Of Pain
  6. The Beast Awakened
  7. Decimated
  8. Bleed Us Free
  9. Knife At Hand
  10. Trapped Inside
  11. Release The Soul
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