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- Band: MALOMBRA
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
- Distributore: Self
Dai Malombra ci si poteva aspettare di tutto, dopo due album eclettici e disorientanti come “Malombra” e “Our Lady Of The Bones”, impregnati di dark, progressive, wave e heavy metal; ma il nuovo “The Dissolution Age” è una sorpresa assoluta, intrigante, ed al tempo stesso sbalorditiva. Al classico sound della band legato da sempre alla tradizione occulta made in Italy (Jacula, Goblin, Il Segno Del Comando, Death SS…), si aggiunge in questo nuovo capitolo una dimensione maggiormente easy listening ed attuale, che è possibile ravvisare in particolar modo in brani come “Everybody Afterwards”, “The Anti-sex” e la stessa title-track: attraverso infatti sintetizzatori ereditati dalla electro-wave e dai Kraftwerk in primis, chitarre taglienti e beat suadenti, i nostri riescono a raggiungere i loro intenti affiancando la tradizionale vena dark-progressive ad un electro-pop/metal di prim’ordine che non appare mai scontato e sempre sufficientemente elaborato. Rispetto quindi al precedente album, i Malombra mostrano di aver scelto la strada dell’evoluzione stilistica, senza affatto tralasciare il rispettosissimo background culturale di cui si erano fatti artefici finora, o violare quell’attitudine votata al puro dark feeling che avevamo conosciuto precedentemente, che in altri ottimi brani come “The Duncan Browne Song”, “Venice Lido 1901”, “The Lost Father”; nei suoi settanta minuti “The Dissolution Age” ci riconferma quindi la vena creativa di una band estranea alle facili logiche di mercato, e fieramente intrisa di uno spirito artistico raramente riscontrabile di questi tempi. Un disco non per tutti, ma consigliato.