8.0
- Band: MANEGARM
- Durata: 00:50:42
- Disponibile dal: 01/07/2013
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Dopo l’uscita nel 2009 di “Nattväsen” molte cose sono cambiate. Si è sciolta come neve al sole la Regain Records – che prima di sparire nel nulla aveva forse il miglior roster di band che la musica estrema potesse permettersi – ed i Månegarm hanno perso per strada dei pezzi importantissimi, a cominciare dallo storico bassista Pierre Wilhelmsson, in forza alla band sin dagli esordi del 1995. L’altra perdita, recentissima, è quella di Janne Liljeqvist, violinista sin dal lontano 1998. Due tasselli mancanti che i Månegarm hanno deciso di non sostituire, abbandonando per il momento l’utilizzo di flauti e violini e mettendo al basso Erik Grawsiö, il cantante/batterista del gruppo. Il posto vacante di drummer è stato affidato invece alla new entry Jacob Hallegren, dimostratosi subito all’altezza della situazione. Questi cambi in una line up da sempre blindatissima hanno inevitabilmente influenzato le scelte fatte dal gruppo sul nuovo “Legions Of The North”. Senza nulla togliere a chi non fa più parte della band, bisogna ammettere che il nuovo album porta una bella ventata di freschezza nel monolitico songwriting dei Månegarm. Forse con “Nattväsen” gli alfieri del viking metal svedese avevano gettato via una grossa occasione per imporsi finalmente al grande pubblico, ma l’occasione si ripresenta a pochi anni di distanza grazie alla firma con l’etichetta austriaca Napalm Records. Stavolta gli indomiti guerrieri scandinavi indovinano tutto e ci regalano uno dei loro migliori album. Alla mancanza dei richiami folk stavolta la band risponde con un viking metal potente e ancorato nuovamente alla tradizione black metal, come avveniva agli esordi. Reminescenze black nel riffing, ma incastonate in un sound corposo e pesante più tipico del death. La titletrack è davvero impressionante per intensità e violenza, un brano stupendo da prendere a manifesto per tutti i gruppi viking. E’ bello constatare che sul nuovo lavoro i Månegarm non hanno perso nulla della loro magia e del loro furore. Il combo svedese ha sempre avuto una grandissima personalità e su “Legions Of The North” l’originale trademark non è stato intaccato nonostante ci siano delle inevitabili varianti rispetto al passato. Il grande feeling epico, presente su tutti i loro album, non si è spento e anche le atmosfere folk non si sono perse definitivamente anche se non c’è più un flauto o un violino a renderle cangianti. La qualità dei brani è altissima e superiore a quella del predecessore “Nattväsen”. Curioso come la bella “Hordes Of Hel” ricordi, solo nel suo andamento ritmato, “Orgasmatron” dei Motorhead, ma specialmente nella versione cover proposta anni fa dai Sepultura. Ci sono altri ottimi brani in questi cinquanta minuti, come “Tor Hjälpe”, o la ballad “Vigverk”. La versione digipack contiene anche il brano “Wake The Gods”, mentre su quella di iTunes troverete la canzone “Månegarm”. Ancora presto per dire se si tratta del miglior album dei Nostri, sarà il tempo a dircelo, ma sicuramente si tratta di un grandissimo CD. Se gli Amon Amarth sono i vichinghi svedesi più venerati e famosi del circuito extreme metal, al secondo posto andrebbero messi proprio i Månegarm. Il nuovo “Legions Of The North” è un album fondamentale ed irrinunciabile per gli amanti del viking metal, ma è un album da consigliare anche ai fan degli Amon Amarth: scoprirebbero un gruppo un po’ più estremo musicalmente, ma incredibilmente interessante e in qualche modo affine allo stile dei noti svedesi nel raccontare le gesta del popolo guerriero del Nord.