7.0
- Band: MANEGARM
- Durata: 00:45:06
- Disponibile dal: 19/11/2009
- Etichetta:
- Regain Records
- Distributore: Masterpiece
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Ritornano con il loro settimo album gli svedesi Månegarm, alfieri di prim’ordine del viking metal. Nel corso della loro lunga carriera i Månegarm hanno dimostrato di essere uno dei gruppi maggiori e migliori di questo genere musicale nato dall’ispirazione per gli album epici dei Bathory e fondato dai norvegesi Enslaved. In tutti questi anni la band svedese ci ha fatto rivivere in maniera vivida i tempi gloriosi del popolo vichingo ricreando il suo mondo, ma soprattutto l’atmosfera del suo periodo d’oro. Più di altri, questi cinque guerrieri hanno saputo ritagliarsi uno spazio proprio grazie ad un songwriting personale e distinguibile, staccotosi ben presto dalle radici black metal e ora puramente intriso di viking metal. Gli album esaltanti di questo gruppo sono davvero tanti, uno è di certo il più recente "Vargstenen", capitolo epico e violento allo stesso tempo. "Nattväsen" è invece la release più solenne che la band abbia mai registrato. Qualcosa doveva pur esser fatto per non ripetersi. Il sound si fa qui più pesante, è supportato da un’ottima produzione ed il songwriting per certi versi è più ‘classico’, senza per questo voler insinuare che anche i Månegarm facciano derivare il loro sound dagli ultimi album dei Bathory. Anche stavolta il violino fa la sua gran bella figura, inserito in maniera organica ed armonica nella struttura metal dei brani; "Nattväsen" non è la miglior release della band, ma rimane un bellissimo esempio di musica vichinga suonata con maestria e con cuore. Ciò che colpisce è il senso di solennità che la band riesce ad imprimere all’album, soprattutto nella splendida titletrack. Per questa band svedese, finalmente approdata in una casa discografica di pari livello, la fortuna di "Nattväsen" potrà segnare in positivo anche il suo futuro. Piuttosto che supportare neofiti cloni dei Finntroll che tra un paio di anni si scioglieranno come neve al sole perchè inconsistenti d’identità propria, supportate il vero viking metal suonato da chi ne sa qualcosa ed esaltatevi ascoltando inni eroici come la trascinante "Nattsjäl, Drömsjäl". Il voto non è elevatissima solo perchè da un gruppo di tale caratura bisogna pretendere ancora di più… guai ad accontantarsi! Dimenticavamo: all’alscolto di questa release abbinateci, se potete, la lettura dell’Edda poetica… qui mitologia e musica vanno a braccetto!