8.0
- Band: MANEGARM
- Durata: 00:26:57
- Disponibile dal: 01/08/2006
- Etichetta:
- Displeased
- Distributore: Masterpiece
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La Svezia che ancora parla vichingo è quella rappresentata da due band storiche, Thyrfing e Manegarm, su questo non ci piove. I due gruppi hanno avuto uno sviluppo parallelo e nel tempo sono entrambe maturate dando al cosiddetto viking metal un valore aggiunto grazie ad album mai scontati e con un’impronta personale davvero incisiva. Da sempre abili nell’inserire parti acustiche nei propri album, i Manegarm hanno fatto la saggia scelta di pubblicare un lavoro completamente acustico che per la cronaca raggiunge livelli d’indiscusso valore, tanto da riecheggiare un must come “Kveldssanger” degli Ulver. Il paragone è ideale perché musicalmente le due release sono piuttosto diverse sia per la strumentazione usata, sia per come è stato concepito l’album, sia per il mood di base. I Manegarm sono meno solenni degli Ulver, ma sono più vivi. La musica è a tratti ballabile, altre volte diventa invece maestosa e questo accade perché in questo bellissimo mini CD “Uriminnes Havd” è raccontata una vicenda umana che avvicina l’ascoltatore all’artista: ognuno di noi potrebbe identificarsi in quello che viene narrato dai Manegarm, anche se l’epoca è ovviamente traslata in un periodo vichingo non meglio identificato. Ci sono canzoni piene di vigore e con un po’ di brio, come se si stesse accanto ad un falò in un antico villaggio nordico durante una festa collettiva. Ma narrando le vicende umane allora c’è spazio pure per il dolore, la morte, e la musica dei Manegarm si trasforma all’occorrenza per dipingere con le note questi eventi e riesce sempre a far suscitare forti emozioni. Il dramma che si tocca in “Hemkomst” è tangibile, è un vortice di emozioni che spiazza l’ascoltatore e lo coinvolge nell’intimo. C’è la tragedia presente in “Doden”, punto culmine in cui il ciclo emotivo sembra chiudersi, ma con “Vaggvisa” tutto sembra poter ricominciare nuovamente. La vita va avanti: bravi i nostri ad avercelo ricordato in modo così forte, in fondo è l’alternanza dei sentimenti che ci rende vivi e i Manegarm, con “Uriminnes Havd”, hanno regalato una scossa non indifferente alle corde emotive dei nostri animi. Quando la musica è scritta con il cuore in mano, il risultato non può che essere eccelso.