7.5
- Band: MANII
- Durata: 00:37:32
- Disponibile dal: 15/09/2023
- Etichetta:
- Terratur Possessions
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Puntuali, i Manii (ex Manes, tanto per intenderci) ritornano sulla scena con il nuovo lavoro a cinque anni esatti dall’uscita del precedente album e a dieci anni dall’esordio “Kollaps”.
Iniziamo subito col dire che i fan non resteranno delusi, anche stavolta Sargatanas e Cernunnos ci hanno regalato un viaggio attraverso i meandri più oscuri e deviati della mente umana; la release black metal è composta da un unico brano, che dà il titolo all’album: un brano infinito che dura più di mezz’ora, e tanto basta ai Manii per avvolgervi nella loro oscurità. La scelta di una sola canzone si rivela particolarmente azzeccata, dato che l’intento della band è quello di trascinare l’ascoltatore in un mondo fatto di desolazione e sofferenza.
I punti di forza del nuovo album sono tanti, a partire da quel modo di intendere il black metal che era proprio della prima, indimenticabile incarnazione denominata Manes e che tutti abbiamo amato. Stavolta, in più, il duo Sargatanas-Cernunnos ci mette una produzione con dei suoni più che decenti, e soprattutto la presenza di un (nuovo) batterista in carne ed ossa (V. Einride, ex Keep Of Kalessin), assenza che aveva pesato sul lavoro d’esordio della band.
Lo stile dei Manii non è cambiato fortunatamente, c’è tanta atmosfera su questo “Innerst I Mørket” e non mancano un paio di ottimi riff, sebbene semplici quanto efficaci e godibili.
L’ascolto è consigliato per chi vuole avere compagnia durante le veglie notturne, ma attenzione però a scambiare questa release come un dischetto da mettere in sottofondo mentre si sta facendo dell’altro, perché ben presto dimenticherete quello che eravate intenti a fare, in quanto la vostra anima in primis e poi la vostra mente verranno attratte inevitabilmente ed esclusivamente dalla magia nera evocata dalla band. In tanti provano a creare un black metal introspettivo, carico di atmosfere lugubri, ma pochi sono quelli che ci riescono e ancora meno quelli (ammesso che ce ne siano davvero) che raggiungono i livelli toccati dai Manii: quel vuoto soffocante, quel baratro che si crea nelle viscere della vostra anima, quella sensazione claustrofobia stritolante anche se state all’aperto sotto le stelle, quella sospensione temporale ed ipnotica che avvelena ed offusca i vostri pensieri.
Tutto ciò è dovuto al black metal suonato dai norvegesi, non c’è una descrizione tecnica che possa definire il loro sound, l’unico modo per capire che musica suonano è quello di avere coraggio di addentrarsi nel loro mondo, iniziando da questa loro nuova manifestazione chiamata “Innerst I Mørket” – o se volete imbattervi in tutta la via crucis, prendete pure i vecchi lavori dei Manes e capirete la grandezza di questa band. Ennesima dimostrazione di classe.