6.0
- Band: MANOWAR
- Durata: 00:47:12
- Disponibile dal: 19/10/2012
- Etichetta:
- Magic Circle
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Forse Joey DeMaio aveva previsto le reazioni dei fan di fronte alla produzione inammissibile del nuovo “The Lord Of Steel” o forse, da vero businessman, ha voluto soltanto guadagnare qualche dollaro con un disco dai suoni ancora non definitivi. Fatto sta che l’ultima fatica dei Manowar oggi esce anche in formato CD e, soprattutto, con una veste sonora ridisegnata, migliorata e abbellita (operazione tutt’altro che difficile da portare a termine). La nuova resa audio delle canzoni permette a “The Lord Of Steel” di essere ascoltato in modo decente e di poter soffermare di più l’attenzione sull’effettiva qualità dei brani che, per inteso, non cambia una virgola rispetto a quanto scritto su questo portale in ambito di recensione del formato digitale. Gli episodi più interessanti rimangono la potente “El Gringo” e la rabbiosa “Expendable”, tipico esempio di classic metal in stile Manowar. Il resto si conferma di un piattume esasperante, come se fossimo di fronte ad una raccolta di riempitivi che, speriamo con tutto il cuore, saranno banditi da qualsiasi scaletta in sede live. Su CD possiamo finalmente gustarci a dovere la splendida voce di Eric Adams, che fa l’impossibile per sollevare le sorti di canzoni oggettivamente mediocri e non a livello dei fasti a cui i quattro kings of metal ci hanno abituato. Il basso di mr. DeMaio rimane comunque lo strumento più ostico da far digerire ai nostri timpani, nonostante l’evidente miglioramento in resa. Non abbiamo comunque dubbi nel consigliare “The Lord Of Steel” in formato fisico, non solo perché noi vecchi metallari siamo ancora innamorati del libretto, dei testi e ci piace toccare con mano ciò che si acquista, ma soprattutto perché, ribadiamo, la versione digitale ci procura ancora gli incubi a mesi dalla sua uscita. Ciò che più rattrista è la constatazione che i Manowar, coloro i quali firmarono “col sangue” il loro primo contratto, coloro che negli ultimi trent’anni hanno professato la fede verso l’heavy metal ed i loro fan, sono le stesse persone che oggi sono totalmente concentrate sul business. La passione è un’altra cosa.