8.0
- Band: MANOWAR
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
- Distributore: Audioglobe
“Brothers everywhere, raise your hands into the air – We’re warriors, warriors of the world”! Basteranno queste semplici parole a far capire in maniera chiara e sfacciata che i Manowar, uno dei gruppi più amati/odiati dell’Heavy Metal, sono finalmente tornati. Dopo una pausa durata ben 6 anni, durante la quale Joey DeMaio e soci hanno prodotto solo 2 live, un DVD e poco altro, l’uscita del singolo di “Warriors of the World United” è vista dalle migliaia di fan disseminati in tutto il mondo come un vero e proprio evento. A quanti temevano (o profetizzavano – a seconda dei casi) un declino dei Manowar dovuto all’età ormai non più giovanissima ed al lungo periodo di inattività, mi sento subito di dire che questa nuova canzone non mostra l’ombra di un cedimento, ma rappresenta addirittura un passo avanti rispetto al materiale proposto nel precedente Louder Than Hell. Ci troviamo infatti di fronte ad una mid-tempo solenne, sontuosa, un vero inno all’Heavy Metal, alla fede, alla passione, al sangue. La canzone inizia con un cadenzato tempo di batteria, sottolineato immediatamente dal basso di Joey DeMaio e quindi dalla chitarra di Karl Logan. Un paio di giri ed ecco spuntare il riff di base, esaltato dall’ingresso di un coro epico come solo i Kings sanno fare. Tocca poi al cantato di Adams: potente, aggressivo, carismatico come al solito. Gli anni sembrano non intaccare la maestosità di una delle migliori ugole che il Metal abbia mai avuto. Quando, al termine della seconda strofa, esplode il ritornello, tutti i dubbi residui vengono definitivamente spazzati via: i Manowar sono tornati, pronti a dare calci in culo a chiunque! La presenza di due canzoni live (sia audio che video) registrate al Gods of Metal del ’99 è solo un ulteriore incentivo a precipitarsi su questo singolo, nell’attesa del full-lenght dato in uscita per il 27 maggio. Che piaccia o meno – Other bands play, Manowar kill!