7.0
- Band: MARDUK
- Durata: 00:41:00
- Disponibile dal: 12/02/2008
- Etichetta:
- Regain Records
- Distributore: Masterpiece
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A tanti anni di distanza dall’uscita di “Panzer Division Marduk” (era il 1999 in cui i Marduk rilasciarono questo album massacrante) si discute ancora sull’effettivo valore di questa release. Il pubblico subito si divise tra estimatori e detrattori, forse come mai era successo per la band di Morgan Håkansson. In modo esagerato questo CD venne etichettato come il “Reign In Blood” (album degli Slayer, ovviamente) del black metal. Per la sfortuna dei Marduk, nonostante la celebrità raggiunta nel corso degli anni, il loro album non ha segnato la storia del metal estremo come invece hanno fatto gli Slayer con quella release incendiaria. In “Panzer Division Marduk” il black metal assume una nuova connotazione: non c’è più misticismo, né l’eco dantesca dei demoni e dell’inferno, stavolta l’inferno viene rigettato sulla terra, in quello scenario terrificante che è la guerra. A parte l’etichetta di guerrafondai che si sono tirati dietro, a ragione o torto, i Marduk, sta di fatto che questo album segna una virata stilistica per la band. Il black metal è asettico, violentissimo, serrato, non concede tregue; sembra davvero di essere sotto tiro di una mitragliatrice infallibile. Pura violenza insomma, non cosa nuova ai Marduk, ma presentata sotto ad una veste nuova. Il valore reale di questa release però non è eccelso, perché le canzoni sono troppo simili, per colpa di un riffing piatto ad eccezione di alcuni casi come l’opener e “Blooddawn”. Ci sono comunque altri brani che hanno fatto la storia dei Marduk e che la band continua a riproporre in veste live, ma è certo che i quattro panzer svedesi in passato hanno saputo offrire di meglio. La genialità di “Panzer Division Marduk” sta invece, ma lo possiamo dire solo ora dando uno sguardo al passato, è l’esser riuscito ad aprire un vero a proprio filone black metal denominato anche war black metal in cui tanti gruppi hanno trovato il modo di sfogarsi. Un black metal in cui riecheggia la violenza di una vera battaglia, un irresistibile richiamo a nuove leve come Endstille, Eternal Majesty ad altre centinaia di gruppi. La nuova riedizione curata dalla Regain records oltre ad offrire anche un video clip, aggiunge pure due bonus track; la veste grafica è leggermente cambiata, ma non è stravolta come invece è avvenuto per le altre ristampe della Regain Records sempre con gli album dei Marduk. Una ristampa che ha un senso per le nuove leve che devono ancora scoprire questo mattatoio sonoro e per gli irriducibili fan-collezionisti dei Marduk ai quale viene richiesto l’ennesimo sacrificio monetario.