MARDUK – Rom 5:12

Pubblicato il 02/05/2007 da
voto
8.0
  • Band: MARDUK
  • Durata: 00:55:24
  • Disponibile dal: 24/04/2007
  • Etichetta:
  • Regain Records
  • Distributore: Self

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La seconda Età dell’Oro per i Marduk era iniziata con il funereo “Plague Angel” e continua ancora con il sorprendente “Rom 5:12”. Continuano i cambi della line up in casa Marduk: Emil Dragutinovic è stato rimpiazzato nel novembre del 2006 da Lars Broddesson, altra macchina dietro alle pelli, e la situazione non è cambiata. Morgan sta attraversando una seconda giovinezza, è ispirato come agli inizi di carriera e dopo il capolavoro mortifero e opprimente di “Plague Angel”, i Marduk propongono un album black metal meno malato, più tradizionale si potrebbe dire, di certo il più vario dell’ultimo decennio. A tratti sembra di ripercorrere l’intera carriera della band ascoltando le sole canzoni di “Rom 5:12” che si rivela una scommessa vincente in quanto il full length mantiene una sua coesione interna nonostante ci siano canzoni al fulmicotone, altre cadenzate, altre macabre come “1651” scritta assieme agli Arditi. L’opener e “Imago Mortis” sono due nuovi monumenti del black metal da celebrare, ma poi ci sono altri acuti importanti come “Limbs Of Worship” che non lasciano diminuire l’impatto devastante della release. Diciamolo francamente, i Marduk con l’arrivo di Mortuus alla voce sono tornati a far sul serio, sarà una coincidenza? Sono finiti i tempi in cui i Marduk facevano più notizia per la loro onnipresenza a tutti i festival, ai black video game, al merchandise più interessante della stessa musica: “Rom 5:12”, come già il suo predecessore, li riporta in cima alla scena mondiale perché è difficile trovare al giorno d’oggi un gruppo realmente black metal così in forma (occhio ai Gorgoroth però!). Se aggiungete che assistere ora ad un loro concerto è una delle esperienze più estreme e gratificanti alle quali potete assistere allora il gioco è fatto. Certo i capolavori del passato come “Opus Nocturne” sono irraggiungibili anche perché immersi nell’aura magica della prima metà degli anni ’90, ma le ultime due perle dei Marduk meritano uguale rispetto. Il Male è tornato, la profezia si avvera.

TRACKLIST

  1. The Levelling Dust
  2. Cold Mouth Prayer
  3. Imago Mortis
  4. Through The Belly Of Damnation
  5. 1651
  6. Limbs Of Worship
  7. Accuser / Opposer
  8. Vanity Of Vanities
  9. Womb Of Perishableness
  10. Voices From Avignon
1 commento
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