8.0
- Band: MARDUK
- Durata: 00:46:22
- Disponibile dal: 29/05/2012
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: EMI
Spotify:
Apple Music:
Puntuali come la morte, arrivano gli svedesi Marduk con il loro nuovo full length album. Il dodicesimo della carriera! “Serpent Sermon” segue, a tre anni di distanza, l’oscuro e contorto “Wormwood”: le anticipazioni dell’EP “Iron Dawn” del 2011 ed il singolo “Souls For Belial” non lasciavano presagire una release così violenta come questo entusiasmante “Serpent Sermon”. I Marduk, una delle black metal band che di più sta influenzando la scena internazionale da una ventina d’anni a questa parte, pur suonando il medesimo black metal devastante sin dal primo album, riescono pur sempre a stupire l’ascoltatore con delle varianti interessantissime. Mentre il precedente “Wormwood” era un album incredibilmente occulto, intricato e tenebroso, il nuovo “Serpent Sermon” si illumina di una luce divina blasfema, riscatta l’animo battagliero da sempre vivo nei membri dei Marduk e rispolvera qualche vecchia soluzione vincente tipica del ‘sound Marduk’. Un esempio di questo tuffo nel passato al black metal primordiale senza fronzoli è assicurato dalla trascinante “Into Second Death”. In brani tiratissimi e al tempo stesso carichi di energie arcane negative come la titletrack o la demoniaca “Souls For Belial”, i Nostri ci dimostrano come, volendo, potrebbero musicalmente diventare a tutti gli effetti una religious black metal band simile più di quanto si possa credere alla scena ‘religious’ per antonomasia, ossia quella francese. Ma per fortuna nostra l’anima dei Marduk è stata dilaniata in più parti, ognuna delle quali si nutre di un black metal differente, ed è proprio la loro lotta continua per la supremazia del corpo di questa antica divinità a dar vita ad un sound sfaccettato e sempre diverso. A volte da questa lotta eterna emerge il lato più occulto e perverso, altre il lato distruttore e nichilista come in “Gospel Of The Worm”. Su questo nuovo sermone preparato ad arte dei Marduk ci sono anche dei momenti molto intensi ed atmosferici come sulla conclusiva “World Of Blades” o nella superlativa “Temple Of Decay”, in cui la band scandinava dimostra quanto già accennato sulle proprie potenzialità in chiave ‘religious’ black metal, ma fa vedere anche un amore per le atmosfere occulte che viene mostrato esplicitamente assai di rado da Morgan e soci. Il grande salto dei Marduk dalla Regain Records alla Century Media per fortuna coincide con la produzione di un album davvero ispirato, che porterà ulteriore successo ad una band che se lo merita davvero. Morgan si dimostra per l’ennesima volta un chitarrista abilissimo e posseduto dalle più oscure forze infernali per vomitare chilogrammi di riff incendiari; Lars alla batteria si conferma una macchina da guerra e inferocisce ulteriormente il proprio stile rispetto a quanto fatto su “Wormwood”; il cuore metallico e pulsante del basso di Devo è messo in primo piano ed è fondamentale per dare alla sessione ritmica il classico timbro dei Marduk. Sulle prestazioni vocali di Mortuus, poi, abbiamo già scritto molto nelle passate recensioni… cos’altro si può aggiungere o ribadire se non che con il suo arrivo i Marduk stanno vivendo una seconda vita? Di certo Mortuus è tra i migliori singer black metal in circolazione, aggressivo e deviato come pochi. I quattro cavalieri dell’Apocalisse sono riusciti a scrivere ancora una volta degli ottimi brani, violentissimi e molto diversi tra loro, forse per questo motivo il nuovo “Serpent Sermon”, se bisogna per forza di cose accostarlo ad uno dei vecchi lavori della band, può ricordare nella sua struttura caleidoscopica “Rom 5:12”. Ascoltate in religioso silenzio il sermone del Diavolo!