7.5
- Band: MARDUK
- Durata: 00:44:32
- Disponibile dal: 24/09/2009
- Etichetta:
- Regain Records
- Distributore: Masterpiece
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Ogni volta che si aspetta l’uscita discografica di un gruppo importante, specialmente quando è uno dei vostri gruppi preferiti, c’è sempre un po’ di tensione/preoccupazione. Preoccupazione che la band non sia pari alle grosse aspettative, paura di avere una cocente delusione. Niente paura, ancora una volta i Marduk centrano il bersaglio e lo annientano. I ‘nuovi’ Marduk, quelli da “Plague Angel” in poi, sembrano venuti da un altro pianeta, sono un gruppo devastante e portentoso. Rinnovarsi nella tradizione: questa è la magia dei Marduk degli ultimi anni! Più oscuro ancora del suo predecessore “Rom 5:12” e più contorto e vario di “Plague Angel”, il nuovo “Wormwood” è forse l’album più intricato che la band abbia mai registrato. Non temete, gli elementi tipici del trademark dei Marduk ci sono tutti, ma il mood non si fa catturare subito, l’album durante i primi ascolti vi sembrerà sfuggente, solo in un secondo tempo la tensione escatologica insita nella note di “Wormwood” si rivelerà a voi con tutta la sua forza distruttrice. Il senso apocalittico che avvolge la release è nascosto, strisciante, come un serpente un po’ alla volta stritola l’anima della release, la contorce e solo all’ultimo inietta il veleno letale. Non preoccupatevi dunque se all’inizio il nuovo album non vi catturerà l’anima, dovete solo pazientare un poco e poi tutta la grandezza di “Wormwood” vi si rivelerà. Il nuovo album contiene qualche ventata innovativa: nell’opener c’è uno stacco del tutto inedito per i Marduk nel quale solo la base ritmica continua a suonare interrotta dai stacchi di chitarra di Morgan. Ci sono ancora alcuni influssi thrash metal, ma di ‘nuovo’ c’è un riffing black metal molto ‘swedish’ e melodico, che i Marduk in passato assai raramente hanno usato. Anche gli amanti della velocità vengono accontentati perché un brano come “Whorecrown” riporta l’estremismo sonoro dei Marduk a quello che possedevano a metà degli anni ’90. “Wormwood” è un album assai contorto ma intrigante, che dimostra come i Marduk riescano sempre a non essere scontati. Altro capolavoro da collezionare obbligatoriamente.