6.5
- Band: MARIANAS REST
- Durata: 00:54:00
- Disponibile dal: 12/03/2021
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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I Marianas Rest nascono nel sud della Finlandia nel 2013, pubblicano un demo molto promettente nel 2014 e tre anni dopo giungono al debutto su lunga distanza con “Horror Vacui”, seguito nel 2019 da “Ruins”. Il loro percorso di evoluzione rimane fedele ad un death metal melodico con elementi doom ed atmosfere gothic, le cui peculiarità, oltre i padrini del genere My Dying Bride, ricordano da vicino le sonorità tipiche della loro terra natale; in particolare, gli Swallow The Sun sembrano essere un punto di riferimento imprescindibile, ma sicuramente anche Rapture, Ghost Brigade ed Insomnium potrebbero essere citati in quanto influenze. Come da copione, i pezzi sono lunghi ed articolati, lenti ma dinamici quanto basta da permettere il passaggio da momenti tristemente sereni ad altri più opprimenti; sotto un growl invero non sempre incisivo come dovrebbe, le chitarre, spesso guidate dalle tastiere, hanno un suono greve ma sempre infarcito da pesanti dosi di melodia. Gli scenari che vengono dipinti sono gelidi come la natura nordica che viene descritta nei testi, introspettivi e legati agli aspetti oscuri dell’animo umano. Qua e là al sestetto si aggiungono guest che impreziosiscono alcuni brani con violoncello e voci femminili, andando a rafforzare il mood romantico e tetro che è senza ombra di dubbio il tratto distintivo del disco. “The Weight” è il pezzo in cui la componente death emerge in modo più prepotente, dando luogo a nove minuti di suoni vintage in fragile equilibrio tra malinconia e brutalità. Più atmosferica ma egualmente convincente “Pointless Tale” che, invece, cede al lato più melodico e gothic della band. Forse i Marianas Rest non hanno le doti, soprattutto compositive, e l’originalità dei maestri del genere, ma “Fata Morgana” è un disco convincente.