7.0
- Band: MARIONETTE
- Durata: 00:43:36
- Disponibile dal: 03/05/2008
- Etichetta:
- Listenable Records
- Distributore: Audioglobe
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La Svezia, il Giappone, il visual key, il melodic death. Se una volta era facile accoppiare i due generi con le relative aree geografiche di appartenenza, nel sempre più globalizzato terzo millennio non è raro assistere a contaminazioni intercontinentali un tempo impensabili: ecco dunque che, dopo aver celebrato le gesta degli In Flames dagli occhi a mandorla (ovvero i tamarrissimi Blood Stain Child), ci troviamo ora di fronte ad una band nordica il cui programmatico intento è quello di unire le patrie sonorità metalliche al sotto-genere più famoso del J-Rock. Per la verità da quest’ultimo i nostri dimostrano in quest’occasione di aver mututato solo l’aspetto estetico – nella fattispecie un look a metà strada tra Tokyo Hotel e Good Charlotte, talmente ridicolo da riuscire a far passare in secondo piano il già di per sé imbarazzante monicker – mentre per nostra fortuna il contenuto sonoro del dischetto in questione lascia adito a pochi dubbi sulla provenienza geografica dei nostri. Musicalmente parlando, infatti, il six-piece svedese ci propone un melodic death dalle forti tinte moderne che, nel suo richiamarsi agli inarrivabili Soilwork degli esordi e al recente operato degli Scar Simmetry, arriva in più occasioni a ricordare le atmosfere evocative dei labelmate Mors Principium Est (“Parasite”) così come il cyber metal dei vari Mnemic e Threat Signal (“Release”). Non mancano poi gli episodi maggiormente groovy – come il primo singolo “Burn Me” o la strepitosa accoppiata finale “Black Hand” e “This is the End” – in cui la presenza più marcata delle tastiere e dei chorus melodici fa pendere l’ago della bilancia verso la ruffianeria tipica di act quali i già citati Blood Stain Child o i Sonic Syndicate. Grazie anche al sapiente lavoro dei burattinai dietro il mixer (ben quattro i producer, tra cui l’attempato compositore Ake Parmerud già insignito di due grammy svedesi) le sei Marionette si candidano dunque al ruolo di nuovi protagonisti nell’odierno teatrino modern metal: il pubblico minorenne abituato a fare colazione con i “cinque accordi di Kinder Metalcore più” non mancherà di tributare il proprio plauso su Myspace, ma anche gli spettatori con qualche anno e/o qualche ascolto in più avranno di che gioire, a patto ovviamente di apprezzare le sonorità proposte dalle band sopra menzionate.