6.5
- Band: HORTUS ANIMAE, MARTYR LUCIFER
- Durata: 00:49:39
- Disponibile dal: 22/06/2018
- Etichetta:
- New Model Label
- Distributore: Audioglobe
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Partiamo col dire che sicuramente questo è un lavoro che merita più d’un ascolto per essere apprezzato nella sua interezza, soprattutto per via delle varie contaminazioni musicali che caratterizzano la proposta di questo full-length che si dividono tra l’alternative rock, la dark wave e il gothic, inoltre per le liriche profonde ed intimistiche. E’ proprio l’eterogeneità del sound complessivo del disco a renderlo fruibile e scorrevole, sicuramente il suo punto di forza. Durante i cinquanta minuti di questo “Gazing At The Floks” la tracklist si compone principalmente di brani che si reggono su dei suggestivi giri di synth e di chitarra, ipnotici quanto basta, alternati a dosati inserti di sezioni più ruvide e ritmate che divengono climax per le cupe e malinconiche linee vocali. Le scure e pesanti atmosfere a cui gli strumenti danno vita (nuova line-up di supporto) sono il perfetto spazio dove la voce di Martyr Lucifer (Hortus Animae), coaudiuvata da una femminile, può mano a mano insinuarsi nel nostro animo e suscitare tutte le avvilenti sensazioni che le storie raccontate in questi brani hanno da offrire. Quest’uscita si pone come ulteriore passo avanti nella definizione dello stile di questo side-project che, staccandosi dai connotati più orientati verso suoni metal dei precedenti lavori, lascia volentieri spazio alle altre influenze artistiche cercando e trovando la giusta miscela tra i diversi generi musicali sopra citati che hanno certamente differenti veicoli di comunicazione in quanto a espressione stilistica ma che possiedono come comune denominatore l’espressione della mestizia umana. Certo quest’album non si addice al periodo estivo entrante pare più adatta a giornate corte,fredde ed uggiose ma la buona musica, per fortuna, non ha stagioni.