MASTER – Vindictive Miscreant

Pubblicato il 26/11/2018 da
voto
6.0
  • Band: MASTER
  • Durata: 00:44:26
  • Disponibile dal: 28/11/2018
  • Etichetta:
  • Transcending Obscurity

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Arriva a poco meno di tre anni di distanza dall’ultimo “An Epiphany Of Hate” il quattordicesimo full-length della discografia dei Master. Il gruppo di Paul Speckmann, a lungo ingiustamente trascurato, merita sicuramente un posto nella Hall of Fame del death metal per quanto fatto nei suoi primi anni di attività. Bisogna poi riconoscere che anche in questa ultima parte di carriera il terzetto sia riuscito a dare alle stampe opere dignitose, nonostante sia indubbio che la riscoperta delle sonorità a loro care di recente li abbia spesso portati ad un confronto impari con tante formazioni ben più giovani, affamate e creative nate sull’onda di tale revival.
Mentre le prime uscite, figlie anche delle esperienze dei Death Strike, avevano dato alla band un ruolo di rilievo nella primigenia scena death metal, opere per forza di cose meno fresche e rivoluzionarie come il nuovo “Vindictive Miscreant” finiscono inevitabilmente per scontrarsi con un panorama più che mai vasto e competitivo, popolato da esuberanti ventenni ricchi di idee e/o testosterone. Del resto, l’elemento cardine della proposta dei Master è sempre stata la semplicità, vera base di un sound diretto che più diretto non si può, fatto di strofe sguaiate, strutture lineari e di amplificatori spremuti con cattiveria. In questo contesto, il caratteristico incedere da riff-machine della band può risultare vincente solo se supportato da un’ispirazione felice; nel caso di “Vindictive Miscreant” e di altri album dei Nostri, ci si trova a fare i conti con una tracklist dalla qualità altalenante, che non sempre riesce a rievocare certi vecchi fasti.
Raramente la durata delle canzoni si mantiene entro degli accettabili tre/quattro minuti e questo è uno dei principali problemi dei Master di oggi: Speckmann e soci sfruttano – giustamente – la loro nota indole motorheadiana per degli incipit brucianti, ma poi finiscono puntualmente per perdere brio ed efficacia avventurandosi in delle maratone in doppia cassa senza senso. Un pezzo come “The Book” sembra non finire mai, ma potremmo arrivare a dire lo stesso per almeno un paio di altri episodi dell’album. Se si hanno a disposizione pochi riff e le doti in sede di arrangiamento sono limitate, è vitale andare dritti al punto e non perdersi in inutili dilatazioni. I Master, invece, spesso diventano logorroici, proprio come dei vecchi brontoloni, un po’ sordi, che stanno perdendo il contatto con la realtà.
Ovviamente esiste una nicchia di appassionati del tutto incapaci di separarsi nei loro ascolti abituali da certi dischi del passato e da alcune vecchie glorie; noi stessi amiamo sovente rituffarci in quelle atmosfere, in quegli anni, in quelle sonorità marchiate Anni ’80 e ’90. Va però ammesso che dischi come “Vindictive Miscreant”, anche calcolando brani niente male come “Actions Speak Louder than Words” o “The Inner Strength of the Demon”, aggiungono oggettivamente pochino ad una carriera come quella dei Master. Onore alla loro perseveranza, ma oggigiorno questo stesso sound death metal semplice e sfrontato viene maneggiato con ben più vivacità da giovani come Necrot, Rude, Maim o Torture Rack.

TRACKLIST

  1. Vindictive Miscreant
  2. Actions Speak Louder Than Words
  3. Replaced
  4. The Inner Strength Of The Demon
  5. The Book
  6. Engulfed In Paranoia
  7. The Impossible Of Dreams
  8. Stand Up And Be Counted
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