7.5
- Band: MASTERCASTLE
- Durata: 00:45:38
- Disponibile dal: 17/04/2009
- Etichetta:
- Lion Music
- Distributore: Frontiers
Spotify:
Apple Music:
Dalla mente di Pier Gonnella, esperto chitarrista già con Labyrinth e Necrodeath, ecco nascere i Mastercastle, solido progetto che coinvolge compagni d’avventura già affermati come Steve Vawamas (Shadows Of Steel e Athlantis) e Alessandro Bissa (Vision Divine), oltre alla singer Giorgia Gueglio, impegnata in questi anni in una serie di progetti minori dell’underground hard rock ligure. Proprio la brava cantante genovese si dimostra quanto mai importante nell’economia della band grazie ad una timbrica vocale potente, cristallina ed espressiva al tempo stesso in grado di imprimere una spiccata personalità alle canzoni. “The Phoenix” si muove con agilità in ambito power metal neoclassico, sfiorando a più riprese l’hard rock con canzoni dinamiche, dal piglio immediato eppure ricche di quegli arrangiamenti non banali i cui dettagli emergono dopo un ascolto più attento. La partenza è incisiva con “Words Are Swords”, sostenuta da un riff graffiante di scuola Symphony X e alimentata da pregevoli melodie, ma è con la successiva “Princess Of Love” che il gruppo ligure sfodera la prima perla grazie a linee vocali irresistibili in un contesto tra il magico e l’epico che riemergerà nell’altrettanto gradita “Cradle Of Stone”. Schegge di Malmsteen e Stratovarius colpiscono un’esplosiva titletrack e una “Dawn Of Promises”, suggestiva nel contrasto tra ritmiche alla velocità della luce e melodie ariose, mentre “Greedy Blade” evidenzia un apporto maggiore delle tastiere in un contesto hard rock che abbraccia intriganti break recitati. Attenzione ai massimi livelli anche per la ballata “Lullaby Noir” che, oltre all’ennesima ottima interpretazione della Gueglio, aggiunge una vena malinconica sin qui assente. Chiudiamo citando le strumentali “My Screams” e “Memories” in cui il leader Gonnella sfoggia assoli in stile neoclassico di grande effetto sempre al servizio della canzone. Grazie alla costante qualità delle sue composizioni, “The Phoenix” si rivela un debutto di spessore che inserisce i Mastercastle tra le principali attrazioni power del nostro paese: se l’ispirazione di Pier Gonnella rimarrà inalterata, in futuro ne vedremo delle belle.