8.0
- Band: MASTODON
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Self
Cangiante e geniale primo vagito a 33 giri (uscì un mini per Relapse lo scorso anno) per i Mastodon, fenomenale band americana che vede comparire tra le proprie fila il motore ritmico dei seminali Today Is The Day. “Remission” reimpasta con sapienza e rispetto almeno una decade di sconvolgimenti in campo hard-heavy, filtrando la creatività assassina dei più imprevedibili metal acts con lo sguardo disincantato dell’hardcore geneticamente modificato degli stessi Today Is The Day. Death progressivo, riflussi heavy-rock pesanti e psichedelici, incubi hardcore e spiazzante fluidità ritmica uniti per dar vita ad un’opera di imprescindibile valore trasversale. Ogni nota, pur nel maelstrom sonoro quasi inestricabile dell’album, sembra scintillare e godere del proprio suono; ogni stacco, ogni colpo che il povero rullante deve subire sembra essere stato assemblato dalla mente di un lucido Dr Frankenstein. La tensione claustrofobica, il senso opprimente di esilio indesiderato, i vortici psicotici in cui i Mastodon conducono l’ascoltatore sono reali e graffianti come le partiture dell’irrequieta opener “Crusher Destroyer” o, al contrario, sono le visioni acide ispirate dalla conclusiva, quasi epica, “Elephant Man”, di gran lunga la perla di questo album . Plauso incondizionato ed obbligatorio ad un batterista che fa letteralmente di tutto e arricchisce i brani di un gusto ritmico beffardo e zoppicante, capace di trarre in inganno, di accelerare l’inevitabile discesa nell’abisso che i Mastodon hanno scavato per noi con questo loro “Remission”. Un disco da comprare ad occhi chiusi, che apre uno spiraglio di luce sul desolante panorama metal: un pollaio in cui gruppi mediocri (volendo essere buoni) come galletti da combattimento si danno battaglia in nome di un desueto spirito conservatore. Un disco che dà un senso alla passione che molti di voi coltivano per la musica pesante.