MAYHEM – Atavistic Black Disorder / Kommando

Pubblicato il 05/07/2021 da
voto
7.0
  • Band: MAYHEM
  • Durata: 00:23:30
  • Disponibile dal: 09/07/2021
  • Etichetta:
  • Century Media Records
  • Distributore: Sony

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Dopo essersi imbarcati alcuni anni fa nel (mediocre) tour celebrativo di “De Mysteriis Dom Sathanas”, i Mayhem si sono trovati davanti a una scelta: restare su tale binario e diventare una band autocelebrativa, o imprimere una svolta netta.
Per (nostra) fortuna, Necrobutcher e soci hanno optato per la seconda strada, dapprima con l’uscita del notevole “Daemon”, vera e propria rinascita musicale della band, e poi riuscendo a dare nuova freschezza ai loro concerti, con la formula vista in era pre-Covid: alcuni brani dall’ultimo disco, una selezione con tanto di cappucci dal succitato primo album, che però in formula ridotta e integrata ha funzionato bene, e soprattutto la terza parte, in puro stile crust-punk. Ecco, la lunga premessa è per dire che è da qui che ripartono i Mayhem, e anche se “Atavistic Black Disorder / Kommando” è un EP dall’approccio scherzoso e dal netto carattere di intermezzo, i Mayhem fanno maledettamente sul serio. I primi tre brani sono outtake da “Daemon” e non usiamo la parola b-side perché lo spessore è notevole; chi di voi ha comprato edizioni speciali di tale disco ne ha già potute ascoltare un paio, e paradossalmente l’inedita “Voces Ab Alta” è un brano che può essere messo tra le migliori composizioni dell’era Attila. La seconda parte dell’EP offre quattro cover punk realizzate con amore, entusiasmo e sana goliardia, a testimonianza di come le radici dei Mayhem risiedessero in tale genere, anche come attitudine, quasi più che nell’extreme metal dei primi Ottanta. Spazio dunque a Discharge, Dead Kennedys, Rudimentary Peni e Ramones, e soprattutto al ritorno a sorpresa dietro il microfono di Messiah e Maniac, ospiti rispettivamente su “In Defense Of Our Future” (la migliore cover del lotto) e “Hellnation”.
Ora l’ultima certezza che ci manca è se il ritorno al passato continuerà in una veste magniloquente e maligna o sfrontata e feroce. Quale sarà, dei due lati qui presenti e ben espressi in tour, a vincere? Forse una perfetta sintesi dei due? Questo è l’unico dubbio che ci resta, ma di certo non ne abbiamo sull’ottimo stato di forma della band norvegese.

TRACKLIST

  1. Voces ab Alta
  2. Black Glass Communion
  3. Everlasting Dying Flame
  4. In Defense Of Our Future (Discharge cover)
  5. Hellnation (Dead Kennedys cover)
  6. Only Death (Rudimentary Peni cover)
  7. Commando (Ramones cover)
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