MAYHEM – Chimera

Pubblicato il 30/03/2004 da
voto
7.0
  • Band: MAYHEM
  • Durata: 00:44:37
  • Disponibile dal: 31/03/2004
  • Etichetta:
  • Season Of Mist
  • Distributore: Audioglobe

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Non nego di aver sentito un brivido gelato corrermi lungo la schiena quando ho avuto tra le mani questo “Chimera”, album che segna il ritorno dei True (o no?) Mayhem dopo quattro anni di silenzio (autocensura?). Ho avuto un genuino terrore di dovermi sorbire “A Grand Declaration Of War-Il Ritorno” e di vedermi costretto a recitare il sermone ai Mayhem ed al buon gusto in musica in genere. Difficile, dunque, premere il tasto “play” quando sai di essere ad un passo dal seppellire uno dei gruppi che più hai amato e che più hai sentito affini al tuo modo di intendere il metal. Tralasciando le fuorvianti soggettività, “Chimera” si è rivelato essere un album solido ed ispirato oltre ogni più rosea aspettativa; mai ruffiani, mai scontati, clamorosamente intelligenti negli arrangiamenti e nella suddivisione ritmica dei brani, i Mayhem dell’annata 2004 possono a tutti gli effetti essere ritenuti tra i più interessanti esponenti di un certo black metal che non si fatica a definire “post”. “Post” perché del furore barbarico dei primi Mayhem, del nichilismo quasi adolescenziale di “Deathcrush”, non è rimasto niente; “post” perché Hellhammer e compagni hanno poco a che fare con chi oggi si definisce “raw”, vista la complessità dei brani e la ricercatezza delle soluzioni sonore che per certi versi ricordano quelle del sottovalutato “Wolf’s Lair Abyss”; “post” perché un album come “Chimera” si nutre anche e soprattutto della capacità della band di rielaborare una serie di input disparati, di influenze più o meno manifeste (ditemi che non sentite i Kreator in “My Death”), di anime in contrasto fra di loro. Un disco riuscito, insomma, piacevolmente acerbo per certi versi, segno che i Mayhem sono davvero ad un nuovo inizio, ed ingegnosamente costruito intorno all’intelligenza compositiva del bravo Hellhammer (che non manca di autoincensarsi con dimostrazioni di tecnica spesso pleonastiche) e compagni. Ben lontani dall’essere assolti per quella cagata pazzesca (cito) di “A Grand Declaration”, ma chiaramente posseduti dal desiderio di costruirsi una nuova personalità (quella vecchia, quella di “De Mysteriis…” è, purtroppo o per fortuna, del tutto estinta), alla ricerca di una nuova riconoscibilità, di una propria voce inconfondibile, i Mayhem hanno firmato un album che a tutti gli effetti segna un primo passo deciso e coraggioso, lontano da certe confuse derive elettroniche eppure coscientemente ed intelligentemente sperimentale. Post, insomma.

TRACKLIST

  1. Whore
  2. Dark Night Of The Soul
  3. Rape Humanity With Pride
  4. My Death
  5. You Must Fall
  6. Slaughter Of Dreams
  7. Impious Devious Leper Lord
  8. Chimera
5 commenti
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